Il Parlamento deve non solo rimanere al centro, ma il suo ruolo va rafforzato. Questo è quanto detto da Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, alla ministra delle Riforme istituzionali Elisabetta Casellati durante l'incontro (era presente anche il segretario confederale Christian Ferrari) con i sindacati convocato per parlare di riforme costituzionali, sulle quali, ha ribadito il sindacalista, "non siamo disponibili a nessuna trattativa".

"Per noi – ha detto Landini – deve essere il presidente della Repubblica che nomina il presidente del Consiglio e scioglie le Camere", pertanto, "no all'elezione diretta del presidente della Repubblica né del premier". Di fronte all'evidente crisi della democrazia rappresentativa nel nostro paese, visto che quasi il 50% delle persone non va a votare, "il tema principale deve essere cambiare la legge elettorale. Tornare cioè a una legge in cui sono i cittadini che eleggono i parlamentari che rispondono ai cittadini che li hanno eletti".

Per il leader della Cgil il tema centrale è, dunque, "come si rafforza il lavoro del Parlamento, visto che negli ultimi anni i la maggioranza dei provvedimenti legislativi approvati dal Parlamento era di origine governativa e questo è oggettivamente un limite".

Casellati non ha voluto parlare di autonomia differenziata, "ma noi – racconta il segretario della Cgil – abbiamo colto l'occasione per dire che non siamo d’accordo e che il progetto va ritirato. Il paese è già abbastanza diviso e per noi applicare la Costituzione significa che diritti fondamentali come salute, conoscenza e lavoro devono essere garantiti in tutto il territorio nazionale e non diversi rispetto alla regione in cui sono nato".

Poi un passaggio specifico sul lavoro. Landini ha ricordato che la Cgil ha depositato in Parlamento una Carta universale dei diritti del lavoro su cui sono state raccolte milioni di firme e che "punta ad arrivare a un nuovo Statuto dei diritti dei lavoratori, con il quale tutte le persone che lavorano, siano esse  partite Iva, autonomi o dipendenti, abbiano gli stessi diritti e tutele". 

Infine un altro tema fondamentale della Costituzione: "Bisogna arrivare all’attuazione dell’articolo 39 della Carta, cioè a una legge sulla rappresentanza  che vuol dire dare validità ai contratti misurando la rappresentanza dei sindacati e anche delle imprese".