“Le anticipazioni del Rapporto Svimez 2022 fotografano un quadro allarmante e confermano quanto già sosteniamo da tempo. Le conseguenze della guerra, sommate a quelle della pandemia, fanno sì che, dopo la parentesi del 2021, tornino a presentarsi dinamiche divaricanti tra nord e sud: rallenta la crescita e l’inflazione importata colpisce le fasce di reddito più deboli concentrate particolarmente nel Mezzogiorno”. Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.

“Lo abbiamo detto e lo ripetiamo - sottolinea il leader della Cgil - non ci sarà ripresa credibile per il Paese se questa non sarà per il Paese intero. Il Mezzogiorno era e continua ad essere la grande questione nazionale irrisolta. Ciò impone - a suo avviso - una serie di scelte che, intervenendo su storici problemi strutturali, si pongano l’obiettivo di colmare le profonde disuguaglianze economiche e sociali, di cambiare, seguendo la direzione dello sviluppo sostenibile, il modello di specializzazione produttiva al Sud, di offrire una prospettiva diversa, e quindi non precaria come avviene oggi, ai suoi giovani”.

“Promuoveremo a settembre un’iniziativa sul Mezzogiorno, coinvolgendo i delegati di tutte le regioni del Sud, nella quale avanzeremo anche alcune proposte da realizzare qui e ora per rispondere alle emergenze e invertire la tendenza e sulle quali chiameremo anche la politica a pronunciarsi”, conclude il segretario generale della Cgil.