Percorsi formativi per l’inserimento socio-lavorativo di rifugiati, richiedenti asilo e immigrati titolari di protezione internazionale. Con attività mirate e un sostegno concreto a chi partecipa. È il progetto messo in piedi da Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp, le categorie che rappresentano i lavoratori in somministrazione, con Assolavoro attraverso un accordo finalizzato ad agevolare l’inclusione. Che adesso viene premiato con una menzione speciale dall’Agenzia delle Nazioni Unite Unhcr, nell’ambito del progetto Welcome 2020-2021, per il grande impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati.

La cerimonia di premiazione si tiene lunedì 13 giugno a Roma al Campidoglio, alla presenza tra gli altri del ministro del Lavoro Andrea Orlando e del sindaco della capitale Roberto Gualtieri. “È un riconoscimento importante del lavoro negoziale svolto – commenta Andrea Borghesi, segretario generale Nidil –. Un lavoro che ha permesso di includere un’amplissima platea di soggetti destinatari, tra i più deboli socialmente.”

Le attività programmate, accelerate dalla crisi in Ucraina, oltre a dare un aiuto concreto rappresenta un’opportunità reale nell’immediato e offre una prospettiva di vita nel nostro Paese. Allo stesso tempo incentivano i lavoratori in somministrazione ad attivarsi a favore di chi oggi vive un momento di difficoltà. L’accordo tra sindacati e Assolavoro prevede infatti una serie di misure di sostegno e di formazione: dopo un “bilancio delle competenze” sono previste due fasi.

Al termine della prima, di formazione base di lingua e cultura ed educazione civica italiana, viene rilasciato un attestato di frequenza necessario per accedere alla fase successiva di formazione professionale, a meno che il lavoratore non dimostri di possedere già le conoscenze necessarie per accedere direttamente.

Il progetto di Nidil, Felsa, Uiltemp e Assolavoro non si limita alla formazione, ma sostiene concretamente i partecipanti. Vengono riconosciuti un’indennità di frequenza e un rimborso per le eventuali spese sostenute per vitto, alloggio e trasporto, oltre a un’una tantum di mille euro a conclusione del primo percorso. Inoltre, i beneficiari hanno accesso agevolato alle prestazioni dell’ente bilaterale Ebitemp, con contributi per sostenere le spese per asilo nido e per l’acquisto di materiale didattico e libri dei figli o di quanti sono studenti lavoratori.

Ma sono incentivati anche i lavoratori somministrati che vogliono prendere parte direttamente alle azioni di sostegno e di accoglienza in favore dei rifugiati, con ospitalità, adozione, affidamento e ricongiungimenti familiari: Ebitemp riconosce un’indennità una tantum di mille euro, e in caso di accoglienza di un minore di 18 anni o di donna in gravidanza, di 1.500 euro. Infine, l’accordo prevede due nuove prestazioni Ebitemp: il rimborso fino a 200 euro per assistenza psicologica per sé o per i familiari e il rimborso fino a 800 euro per l’acquisto di beni prima necessità per i figli fino a tre anni.