“Quella di tutelare e semplificare la vita ai cittadini è da sempre la nostra missione, ma con questa iniziativa affrontiamo una sfida nuova. Saremo il braccio operativo nella gestione di un'operazione che può sostenere l'economia in un momento così complicato e contribuire concretamente a contrastare il cambiamento climatico”. A dirlo è Tom Regazzoni del cda del Caaf Cgil, a proposito della campagna promossa dal sindacato di Corso d'Italia e dal suo patronato in favore del Superbonus al 110% per gli interventi edili di efficientamento energetico e antisismico.

Cosa farà concretamente il Caaf?

Il nostro ruolo è quello di apporre il visto di conformità nella procedura di approvazione del processo di acceso ai fondi. E' la certificazione che l'operazione abbia tutte le carte in regola per essere realizzata. Per la prima volta, però, ci avvarremo di una piattaforma online, grazie a un accordo commerciale con Rete Rilancio Italia 2020, che permetterà ai cittadini di essere messi in contatto con professionisti, imprese, fornitori di beni che riconoscono subito lo sconto in fattura. I tecnici e le imprese che hanno aderito alla rete di servizi 110% garantiranno, per i loro dipendenti impegnati nella realizzazione dei lavori, la regolarità contributiva e la corretta applicazione del contratto collettivo del lavoro a tutela dei diritti dei lavoratori. Tramite la piattaforma sarà poi possibile entrare in contatto con istituti bancari e assicurazioni disposte ad acquistare il credito.

Cosa deve fare un cittadino che voglia accedere al finanziamento?

Si deve recare, come sempre, in una nostra sede. Qui gli verranno fornite tutte le informazioni necessarie e usufruirà di una consulenza completa sul Superbonus. A quel punto gli verranno offerte due strade. Potrà usufruire della piattaforma, oppure avvalersi di aziende e professionisti di fiducia. In entrambi i casi, il Caaf si occuperà della parte fiscale dell'operazione. La piattaforma non potrà offrire una copertura capillare su tutto il territorio nazionale, ma le nostre sedi saranno a disposizione ovunque, per rendere più semplice un iter burocratico davvero complicato e che ha dei tempi lunghissimi. In sostanza, professionisti, imprese e fornitori realizzeranno l’intervento, i Caaf rilasceranno il visto di conformità per attestare il diritto al Superbonus e comunicheranno all’Agenzia delle entrate l'opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito. Tutti i soggetti coinvolti applicheranno poi lo sconto in fattura e saranno assistiti per cedere a loro volta il credito.

Questo modo di operare è un'innovazione per il Caaf?

Lo è per due ragioni. Innanzitutto si tratta di un intervento legislativo di una portata e complessità che non era mai stato messo in atto nel nostro Paese, quindi abbiamo dovuto trovare degli strumenti che ci permettessero di affrontare questa sfida. La seconda è che la stiamo mettendo in atto per la prima volta in termini nazionali, con un unico progetto che coinvolge il consorzio e le 14 società regionali. Attualmente la misura scade a giugno 2022, la Cgil e molti altri soggetti hanno chiesto che il Superbonus diventi una misura strutturale e che venga prorogata almeno per 5 anni. Siamo convinti che gli interventi agevolabili contribuiscano ad invertire la tendenza del cambiamento climatico, a contenere il consumo energetico e quindi ad abbassare le nostre bollette elettriche, a rendere più sicure dal rischio sismico le abitazioni . Il nostro compito, nel progetto, è quello di sempre: assistere e tutelare i cittadini. In questo caso, però, è anche l'occasione di trovare una via nuova per farlo. E' una sperimentazione che ci servirà per il futuro.