Giustizia è fatta. "Nei giorni scorsi il Tribunale di Parma ha riconosciuto fondato il ricorso presentato dall'Inca Cgil territoriale e dai suoi consulenti legali contro un provvedimento che chiedeva la restituzione di quasi 7 mila euro percepiti a titolo di disoccupazione (Aspi)". A darne notizia è un comunicato della Cgil provinciale.

"La lavoratrice in disoccupazione, infatti, aveva deciso di richiedere la pensione spettante per il regime sperimentale “Opzione donna”, qualche mese dopo la maturazione dei requisiti e l’Inps ha sostenuto l’incompatibilità dell’indennità di disoccupazione con l’avvenuta maturazione del diritto a pensione. Il Tribunale di Parma ha dato ragione all’Inca, chiarendo che tale incompatibilità vige solo per la maturazione dei requisiti 'per il pensionamento di vecchiaia o anticipato' (come indicato dalla legge 92/2012) e non 'qualsivoglia trattamento pensionistico'”.

L’Inps di Parma non ha ritenuto di ricorrere in appello. "Quello ottenuto -ha dichiarato Luca Ferrari, direttore del Patronato Inca provinciale -  è un importante pronunciamento, a quanto ci risulta il primo a livello nazionale, che si inserisce nel solco delle iniziative volte a difendere e ampliare i diritti dei cittadini e dei lavoratori, attività che caratterizza da sempre l’operato del Patronato Inca e della Cgil".