Una “crisi di governo incomprensibile” minaccia il futuro del Paese. Nelle prossime ore sapremo cosa succederà. L’unico modo utile per raccontarvela, per parlare di quello che realmente interessa i cittadini, i lavoratori, i pensionati, gli studenti, chi sta lottando contro il covid, operatori sanitari, ammalati e famiglie, ci è sembrato capire quali potrebbero essere le conseguenze dell’impatto se la faglia aperta nella maggioranza parlamentare si allargasse e tutto venisse giù. Lo abbiamo chiesto ai segretari generali di categoria e ai presidenti dei servizi e del patronato della Cgil. Il quadro che ne viene fuori è devastante.

“Questo è il momento della responsabilità”, ha detto Maurizio Landini appena si è consumato lo strappo nell’esecutivo. E davvero, di fronte ai rischi cui andiamo incontro e che potete leggere qui sotto, soltanto un sussulto di responsabilità della politica può evitare che il Paese scivoli in quel baratro dal quale faticosamente cercava di venire fuori. Di fronte alla crisi sanitaria che ha tolto la vita a più di 80mila italiani e alla crisi economica che è appena all’inizio e di cui pagheremo, per chissà quanto, il prezzo, di fronte agli sforzi senza precedenti dell’Unione Europea, chi per vivere ha bisogno di lavorare chiede solo di sapere concretamente cosa succederà dopo il 31 marzo e la fine del blocco dei licenziamenti, sul sistema degli ammortizzatori sociali, sui servizi pubblici, sulla sanità, sulla scuola. La risposta non può essere questa crisi politica.

E allora, ecco quello che potrebbe accadere se in Parlamento non si troverà una soluzione. In un bilancio di previsione degli effetti che non vuole essere lo sfoggio di chi pensa di avere la verità in tasca, ma il monito di chi ogni giorno guarda in faccia la realtà e si confronta con il Paese reale. Ricordando una frase di Enrico Berlinguer, tante volte citata anche dal segretario generale della Cgil: “Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno”. Le lavoratrici e i lavoratori già lo sanno. È tempo che lo capisca la politica.