Abi e organizzazioni sindacali Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin inviano una lettera per chiedere che il piano di vaccinazione consideri i lavoratori dei servizi essenziali al presidente del Consiglio, al ministro dell’Economia e delle Finanze, al ministro della Salute, al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, al governatore della Banca d’Italia e al commissario straordinario per l’Emergenza epidemiologica Covid-19.

Nel documento si sottolinea che “i provvedimenti adottati per contrastare la pandemia hanno sempre contemplato, fin dall’inizio, la continuità dell’erogazione dei servizi bancari, finanziari e assicurativi, in considerazione del loro ruolo di infrastruttura strategica per il Paese come disposto dalla legge”.

Le sigle fanno altresì presente, come si legge in un comunicato congiunto, che “in questo contesto con straordinario impegno e senso di responsabilità le persone che lavorano in banca continuano a svolgere un ruolo centrale per il sostegno dell’economia, delle imprese e delle famiglie, nel rispetto delle misure di prevenzione, contrasto e contenimento del virus Covid-19 individuate nei Protocolli condivisi da Abi e organizzazioni sindacali per garantire le condizioni di salute e sicurezza per tutte le persone interessate”.

Alla luce delle suddette considerazioni viene chiesto “alle autorità competenti  che il piano vaccini tenga opportunamente in considerazione anche le lavoratrici e i lavoratori impegnati nell’erogazione dei servizi pubblici essenziali, ivi inclusi quindi quelli bancari”.