"Perplessità e contrarietà". È quanto manifestano, in una lettera inviata all’assessore Graziano Pizzimenti e al presidente della Regione Massimiliano Fedriga, i segretari dei sindacati dei trasporti del Fvg in merito alle ordinanze che consentono l’occupazione del 100 per cento dei posti a sedere e in piedi dei treni e degli autobus regionali. La posizione, espressa "alla luce del parere negativo del comitato tecnico-scientifico, riguardo all’annullamento del distanziamento a bordo dei treni e la successiva ordinanza dell’ordinanza del ministro della Salute, che ha ribadito l’obbligo del distanziamento anche a bordo dei mezzi del trasporto pubblico, e dai giudizi espressi dai sindacati nelle riunioni della cabina di regia".

Da qui il rammarico "per il mancato coinvolgimento del sindacato a monte di decisioni che possono determinare conseguenze pesanti sulla salute dei cittadini e dei lavoratori del settore" e una preoccupazione, spiegano Valentino Lorelli (Filt-Cgil), Antonio Pittelli (Fit-Cisl) e Michele Cipriani (Uil Trasporti), "rafforzata dalla tendenza al rialzo dei contagi emersa nelle ultime settimane". Dietro alla contrarietà delle tre sigle anche la convinzione "che decisioni disomogenee prese dalle diverse istituzioni contribuiscano ad aumentare la diffidenza dei cittadini verso un servizio fondamentale come il trasporto pubblico, con il rischio di ripercussioni pesanti a livello economico e anche ambientale".

"Con lo stesso senso di responsabilità e fattiva collaborazione dimostrate nell’ambito della cabina di regia regionale – scrivono ancora i segretari – i sindacati si rendono disponibili fin da subito all’apertura di un tavolo su un’adeguata riorganizzazione del servizio, che contemperi l’esigenza di preservare la salute dei cittadini e degli addetti con la necessità di fornire un servizio adeguato alla collettività, soprattutto in vista dell’ormai imminente inizio dell’anno scolastico".