"Siamo qui in centinaia di migliaia dopo il lancio della settimana di mobilitazione globale alla Conferenza internazionale per la pace di Vienna. Sono onorata di portarvi anche i saluti del Movimento degli obiettori di coscienza russi e del Movimento pacifista ucraino". Lo ha detto Olga Karach, attivista bielorussa, alla manifestazione di Roma.

In Bielorussia, ha ricordato, "la diserzione è punita con la pena di morte e il rifiuto di arruolarsi nell'esercito comporta il carcere. Nel 2022 circa 400 uomini in Bielorussia sono stati condannati, la polizia ha dichiarato ricercati 5 mila uomini". Gli attivisti li aiutano e per questo "subiamo pressioni e repressioni - ha raccontato -. Ma vorremmo anche che l'Unione Europea svolgesse il suo ruolo per la pace, attivandosi sinceramente per una soluzione politica del conflitto". Ora la priorità, naturalmente, è "fare tutti gli sforzi necessari per dare protezione e asilo agli obiettori di coscienza e disertori di Russia, Bielorussia e Ucraina coinvolti nella guerra. Oggi voglio dire con tutti voi: no alla guerra".