È un viaggio della memoria, ma anche della consapevolezza, quello che la Cgil ha intrapreso nelle settimane che precedono l’8 agosto, data in cui si ricorda una delle più gravi tragedie del lavoro del secolo scorso. Il disastro minerario di Marcinelle, avvenuto nel 1956 nella miniera di Bois du Cazier, alle porte di Charleroi, costò la vita a 262 lavoratori. Di questi, 136 erano italiani. Un dramma collettivo che si consumò nel ventre della terra e che ancora oggi rappresenta una ferita aperta nella storia dell’emigrazione italiana e dei diritti del lavoro.

Un rogo nella miniera

Erano le 8.10 del mattino quando, per un corto circuito, le scintille incendiarono l’olio in polvere e le strutture in legno del pozzo. In pochi minuti la miniera fu invasa da fumo denso e fiamme, intrappolando i lavoratori sotto terra. Le operazioni di soccorso durarono giorni. Solo il 23 agosto, quando uno dei soccorritori tornò in superficie, poté urlare la drammatica sentenza: “Tutti cadaveri!”. Una nube nera, acre, saliva ancora dal sottosuolo, testimone silenziosa della tragedia.

Le tappe italiane della memoria

In diverse regioni italiane la Cgil ha promosso momenti di riflessione, condivisione e approfondimento. A Sassoferrato, nelle Marche, l’iniziativa organizzata già a maggio ha visto la partecipazione del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Al centro, i temi del lavoro e dell’emigrazione, intrecciati alla memoria di Marcinelle, ma anche legati all’attualità e al futuro dei diritti.

In Abruzzo, terra da cui partì una parte significativa degli emigranti italiani verso le miniere belghe, le commemorazioni si sono svolte a Manoppello, nel Pescarese. Due le iniziative pubbliche, con l’obiettivo non solo di ricordare, ma anche di stimolare il dibattito sulle condizioni di lavoro di ieri e di oggi.

L’Umbria ha ospitato un altro appuntamento significativo a Gualdo Tadino, città che ospita il Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti”. Hanno partecipato all’incontro Augusto Paolucci (Cgil Perugia), lo storico delle migrazioni Toni Ricciardi (Pd), la direttrice del museo Catia Monacelli, la giovane studentessa Sabrine Khirat e il segretario generale dello Spi Cgil provinciale, Fabrizio Fratini. Le conclusioni saranno affidate a Filippo Ciavaglia del Dipartimento Politiche europee e internazionali della Cgil.

A Marcinelle per ricordare e costruire

Il percorso di memoria collettiva e militante culminerà in Belgio, il 7 e l’8 agosto. A rappresentare la Cgil sarà la segretaria confederale Daniela Barbaresi. La due giorni si aprirà giovedì 7 a Charleroi, con un incontro alle ore 10 nella sede del sindacato belga Fgbt. Seguirà, alle 13.00, la visita al sito del Bois du Cazier, oggi trasformato in museo e luogo della memoria. Alle 17.00 si terrà una manifestazione pubblica in piazza Marcinelle. In serata, alle 19.30, l’appuntamento è con la “Pastasciutta solidale contro tutte le guerre”, presso la Maison des 8 Heures, in Place Charles 2.

Venerdì 8 agosto, alle ore 8.00, si svolgerà la cerimonia istituzionale presso la miniera del Bois du Cazier. Un momento solenne e carico di significato, in cui la memoria si intreccia con l’impegno quotidiano per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, in Italia come all’estero.