La Filt Cgil e la Cgil di Genova dichiarano il blocco dell’imbarco sulla nave Bahri Yanbu del materiale bellico visti “il massacro del popolo palestinese e le barbarie che stanno avvenendo nella striscia di Gaza”.

Lo rendono noto le organizzazioni sindacali pubblicando la lettera inviata a Prefettura di Genova, Capitaneria di Porto, Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, Terminal GMT e che qui di seguito riportiamo: 

“Come Filt-Cgil, viste le segnalazioni ricevute riguardanti il carico di materiale bellico presso il terminal GMT, abbiamo svolto in data odierna presso la Prefettura di Genova un incontro dove le autorità competenti hanno dichiarato, in maniera documentata, che il trasporto di questo materiale è stato fatto nel rispetto delle normative vigenti in materia.

Nell’incontro abbiamo espresso la nostra preoccupazione e quella dei lavoratori interessati circa il fatto di imbarcare materiale bellico che potrebbe essere trasportato nelle aree del Medio Oriente dove sono presenti guerre ed emergenze umanitarie.

Quindi, nonostante che alcune nostre richieste saranno portate all’attenzione del governo comunichiamo che:
vista la scarsa trasparenza che vi è stata in tutta la procedura e le carenze di informazioni fornite a sindacato e lavoratori che, anche grazie a questa azione, ci auspichiamo migliorino nel futuro;
vista la situazione incandescente presente nell’area del Medio Oriente e i focolai della guerra che divampano in quelle aree e in particolare il massacro del popolo palestinese e le barbarie che stanno avvenendo nella striscia di Gaza;
la scrivente O.S. dichiara il blocco dell’imbarco sulla nave Bahri Yanbu del materiale bellico interessato”.

Già in passato il sindacato genovese ha intrapreso simili iniziative, come accadde nel 2019 quando proclamò uno sciopero e il blocco del carico di materiale bellico diretto nello Yemen.