A L’Avana da 13 anni per l’Arcs, la Ong dell’Arci, dopo aver girato il mondo per monitorare i progetti dell’organizzazione, Federico Mei è diventato cooperante per caso: “C’era bisogno di una persona di fiducia a Cuba per coordinare tutte le attività e dopo esserci andato, ci sono rimasto – racconta ai microfoni di Collettiva –. Con questo ruolo vivi il Paese da una prospettiva diversa da quella turistica o imprenditoriale. Noi affrontiamo le difficoltà principali del posto, della popolazione, che sono le linee di lavoro sui cui si costruiscono i progetti. Questo mestiere? È impregnato di eticità, altrimenti non lo puoi fare”.