“Siamo in un Paese anomalo, in una Europa che non è ancora quella che vorremmo, e abbiamo bisogno di una grande vertenza fiscale in Italia per chiedere all’Europa un fisco più chiaro e leggibile per tutti”. Lo ha detto Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil, nel corso della seconda giornata dell’iniziativa unitaria di Cgil, Cisl e Uil su lavoro, cultura ed Europa, in corso a Matera.

“Si tratta , ha continuato, di un passaggio necessario, in una Paese con “il lavoro con il più alto costo medio e i più bassi salari medi in Europa, con pensioni tassate il doppio, e troppi giovani che cercano un’occupazione”. “Mancano infrastrutture materiali e immateriali e manca la messa in sicurezza de territorio, per trasformare la cultura in ricchezza - ha continuato - e lo sto dicendo in una città in cui arriva un unico treno a scartamento ridotto”.

“L’Europa che vogliamo è multietnica, e per questo dobbiamo organizzare grandi iniziative nel Mediterraneo, per evitare tragedie come quella che sta accadendo in Libia - ha concluso Barbagallo -. Dobbiamo credere in un progetto che faccia crescere un’Europa più giusta, non certo per costruire muri”. Per far ciò serve un sindacato unitario: “Chiediamo a categorie e territori che ci aiutino a realizzare questo progetto, costringendoci a fare l’unità sindacale”.