“La situazione industriale, economica e sociale già difficile in Europa, rischia di essere ancora più complessa nel nostro Paese e impone la necessità di dare risposte urgenti, sistemiche e strutturali”. A dirlo è il segretario generale Fiom Cgil Michele De Palma, intervenendo oggi (giovedì 2 febbraio) alla conferenza stampa nell'ambito dell'iniziativa organizzata da IndustriAll Europe “Contrattare per la giusta transizione in tempi di crisi, di costo della vita e dell’energia”.

Per il leader dei metalmeccanici “l'Europa e l'Italia devono affrontare la transizione industriale in un contesto caratterizzato dalla guerra in Ucraina, dall'aumento dell'inflazione, dalla crisi di mercato sia nell'approvvigionamento di materie prime e componenti sia di vendita di prodotti e dei servizi. In un contesto di forte instabilità economica e politica globale, sono le lavoratrici e i lavoratori a correre il rischio di pagare un prezzo durissimo”.

È dunque necessario, spiega De Palma, costruire “una strategia comune europea, anche attraverso investimenti, e fondi solidaristici, come è stato per il Recovery Fund e per il fondo Sure, per rilanciare il lavoro industriale, proteggere e migliorare il potere d'acquisto dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori colpiti dall'inflazione e dal caro bollette”.

Venendo al ruolo dell’Europa, il segretario generale Fiom rileva che il nostro continente debba svolgere “un ruolo fondamentale per fermare la guerra e aprire un negoziato. L’Europa deve dare risposte positive e concrete alle lavoratrici e ai lavoratori, creando strumenti adeguati per il sostegno ai redditi, allo sviluppo dell’occupazione di qualità, e dotandosi di chiare politiche industriali con il coinvolgimento delle parti sociali, in grado di dare all’Europa una politica energetica comune, una duplice transizione verde e digitale”.

In conclusione, De Palma evidenzia che “in molti Paesi europei sono in corso contrattazioni, manifestazioni, scioperi per tutelare le cittadine e i cittadini. È necessario un maggiore e più forte coordinamento tra le organizzazioni sindacali per contrattare nei confronti delle istituzioni e del sistema delle imprese anche attraverso mobilitazioni e un'iniziativa comune dei sindacati europei”.