I sindacati e l'estrema destra sono poli opposti. I primi si fondano sul principio della solidarietà, dell'unità e dell'internazionalismo, la seconda punta a dividere i lavoratori, usando “l'identità” contro gli immigrati o chiunque sia considerato "straniero" o di minoranza. Purtroppo, in tutta Europa, il contesto politico-economico negativo, la perdita di occupazione, sicurezza e reddito, sta favorendo la crescita dell'estremismo di destra. Nasce da questa consapevolezza – ancor prima del terribile attacco fascista alla sede della Cgil a Roma del 9 ottobre 2021 - l'idea della Ces, la confederazione dei sindacati europei, di costruire una risposta sindacale congiunta per coordinare gli sforzi tesi a combattere l'estrema destra. 

Spiega la Ces in un documento adottato dal comitato esecutivo: “I gruppi di estrema destra spesso affermano che ci si può fidare di loro per meglio rappresentare gli interessi dei lavoratori rispetto ai sindacati. Alcuni addirittura fanno campagna sui tradizionali temi sindacali come salari equi e posti di lavoro sicuri. Ci sono tentativi in corso da parte dell’estrema destra di organizzarsi per infiltrarsi nei posti di lavoro, subentrare nei comitati aziendali, nei settori sindacali ed istituire sindacati fantoccio”. 

A fronte di questa situazione allarmante e sulla spinta delle richiesta dei propri affiliati, la confederazione dei sindacati europei ha elaborato una roadmap, basata su 15 azioni che devono essere intraprese dalla stessa Ces e dai sindacati affiliati, con il supporto del dipartimento formazione dell'Etui (European Trade Union Institute). Tra queste azioni ci sono il rafforzamento del networking, lo scambio di pratiche di formazione, la valorizzazione della storia del sindacato europeo, il contrasto alle narrazioni divisive dell'estrema destra, anche attraverso la creazione di nuovi strumenti digitali, la mappatura dell'influenza di gruppi neofascisti nei posti di lavoro. 

Un percorso che è attualmente in pieno svolgimento e che ha portato i sindacati europei a confrontarsi già più volte sul contrasto all'estrema destra, scambiandosi informazioni, pratiche e metodologie. “Combattere l'estremismo di destra non sarà facile – si legge ancora nel documento della Ces - un approccio sbagliato rischia di rafforzare la loro narrativa sul sindacato, come parte dell'élite che cerca di metterli a tacere. Questo sottolinea l'importanza di impegnarci con i lavoratori sulla base del nostro rifiuto dello status quo, certi della nostra alternativa sindacale. I lavoratori sono stati traditi da salari stagnanti, lavoro precario e disuguaglianza. Queste sono la conseguenze delle scelte della politica, non colpa di altri lavoratori. La priorità del piano d’azione è dunque chiara: dobbiamo sviluppare la nostra capacità di combattere l'estrema destra e sostenere i nostri affiliati per resistere a tutti i tentativi di dividere i lavoratori, sia che ciò avvenga nel mondo del lavoro o in politica. Dobbiamo costruire solidarietà e potere dei lavoratori”.

Il video qui sopra è stato realizzato, con la collaborazione di Can Kaya (Epsu), nel corso di uno dei seminari formativi promossi dall'Etui che ha coinvolto diverse organizzazioni sindacali europee (Fgtb Belgio, Cgil Italia, Ccoo Spagna, Tuc Gran Bretagna, Akava Finlandia, Bns Romania ed Epsu, sindacato europeo dei servizi pubblici).