I vaccini anti-covid costano troppo per i Paesi a basso reddito, per questo Covax (il programma per la distribuzione globale dei sieri ndr), rischia di fallire. Ne è convinta Elda Baggio, docente all’Università di Verona, chirurgo con un'ampia esperienza in contesti di conflitto e vicepresidente di Medici senza frontiere Italia.

Non è quindi un caso se dei 42 Paesi che hanno iniziato la distribuzione dei vaccini, 36 sono ad alto reddito. “C'è un problema di accesso per una buona parte del mondo - dice -. È vero che i vaccini sono stati realizzati utilizzando una tecnica molto sofisticata, ma è anche vero che i governi hanno versato milioni e milioni di dollari alla aziende farmaceutiche per realizzarli. Quindi il diritto alla proprietà intellettuale e al profitto in questo caso si può ridiscutere. E poi il virus non si ferma alle frontiere. Diffondere il più possibile il vaccino è un vantaggio per tutti, anche per i Paesi più ricchi”.

La soluzione per Medici senza frontiere è semplice: produrre vaccini a basso costo per i Paesi a medio e basso reddito. “In passato – conclude Baggio - abbiamo avuto migliaia di morti per Hiv in Africa prima che si vincesse la battaglia sul farmaco generico per la terapia. Questa deve essere la strada: congelare per un periodo le proprietà intellettuali e permettere a Paesi come l'India e il Sudafrica di accedere alla tecnologia per produrre il generico del vaccino e di una futura terapia. Perché lo stesso problema si presenterà quando troveremo una cura per il covid”.