Un primo passo avanti per i diritti degli studenti fuori sede che potranno votare alle prossime elezioni europee del 8 e 9 giugno senza dover tornare nel proprio Comune. Il via libera è arrivato dalla commissione Affari costituzionali del Senato. Il testo del decreto dovrà essere approvato in aula dal Senato e dalla Camera, si spera entro il 29 marzo.

Queste le modalità: gli studenti dovranno inviare una richiesta almeno 35 giorni prima del voto direttamente al proprio Comune di residenza, allegando una copia della carta d'identità, della tessera elettorale e un certificato di iscrizione all'università. 

Positivo il giudizio di Federico Amafia dell’Udu ma con alcune precisazioni: l'emendamento “rappresenta un primo passo per garantire il diritto al voto a tutti. Il sostegno bipartisan ci fa ben sperare, tuttavia ci pare che questo primo passo non sia abbastanza". Infatti "il voto fuori circoscrizione sarà consentito solo nei capoluogo di regione: questo è meglio di niente, ma per molti studenti resterà comunque molto difficile votare. All'interno della propria circoscrizione, invece, ci sarà maggiore flessibilità”.

Non va poi dimenticato che i fuorisede in Italia sono 5 milioni e non tutti sono universitari. “Tutti avrebbero però diritto a votare fuori sede, non solo per le elezioni europee, ma in tutte le votazioni, incluso quelle nazionali, quelle locali e i referendum. Continueremo a fare premere per ottenere il pieno coinvolgimento dei cittadini alla vita elettorale del Paese, e per avere una legge finalmente lo consenta", conclude Amafia.