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Il 3 dicembre 2025, la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, istituita dalle Nazioni unite, rappresenta un momento importante per ribadire l’impegno a realizzare una società realmente inclusiva, accessibile e capace di valorizzare ogni persona.
È bene ricordare che nel nostro Paese, sono stimate quasi 13 milioni di persone con disabilità, di cui circa 3 milioni con una condizione di gravità. La Convenzione delle Nazioni unite sui diritti delle persone con disabilità descrive la disabilità come il risultato dell’interazione tra persone e le barriere che ne ostacolano la piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri.
Una visione che sposta l’attenzione dal limite individuale al contesto sociale, chiamato a rimuovere ostacoli e creare opportunità. Questa è la definizione introdotta in Italia dalla Legge delega 227/2021, che ancora di più ci impegna ad arrivare a un cambio culturale importante.
È necessario, quotidianamente, tenere alta l’attenzione sui diritti e sulle discriminazioni ancora presenti, stimolando istituzioni, imprese e cittadini su questo cambio di prospettiva, promuovendo politiche e azioni concrete per rafforza la cultura dell’inclusione, ricordando che l’accessibilità universale non è un privilegio, ma un diritto inalienabile.
Il percorso sicuramente è ancora lungo, e le politiche attuate negli ultimi anni non sono per nulla sufficienti. L’ultima Legge di bilancio non inserisce nessuna risorsa aggiuntiva al Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità; non vi è traccia di azioni concrete e risorse per l’inclusione lavorativa, a fronte di un numero sempre crescente di persone disoccupate, in cerca di occupazione e di chi ha rinunciato definitivamente a cercare un lavoro, mentre vengono inaspriti i controlli nel pubblico impiego di chi usufruisce di permessi lavorativi per sé o per un famigliare ai sensi della Legge 104/92.
Non ci sono risorse per realizzare davvero un progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato per le persone con disabilità, previsto dalla Riforma della disabilità (Dlgs 62/2024), risorse necessarie ai territori, che senza non possono provvedere minimamente alla realizzazione di tale progetto, rendendo impossibile una erogazione adeguata, ad esempio, dei servizi socioassistenziali.
Inoltre, la Legge di bilancio ha previsto un fondo esiguo per i caregiver, per quei 7 milioni di persone che assistono quotidianamente una persona con disabilità o non autosufficiente. Queste risorse dovrebbero sostenere un DDL da poco presentato dal Ministero della disabilità, che ha deluso le aspettative.
Scarsità di investimenti e interventi che sono al centro delle motivazioni dello sciopero generale del 12 dicembre, contro una Legge di bilancio sbagliata, che non si occupa delle fasce della popolazione più fragili. La Giornata del 3 dicembre è un invito ad andare oltre la celebrazione, per la Cgil è la riconferma di un impegno a costruire giorno dopo giorno una società più equa, in cui nessuno sia lasciato indietro a partire dal lavoro.
Il percorso verso la piena inclusione va costruito affrontando, molte priorità: una vera e piena inclusione lavorativa, superando barriere culturali e valorizzando le competenze, ad esempio finanziando adeguatamente la Legge 68/99; l’inclusione scolastica, garantendo la continuità del sostegno e dell’assistenza con la stabilizzazione del personale precario, ricordando che dall’ultima rilevazione Istat sono 359.000 le alunne e alunni con disabilità, pari al 4,5% del totale degli iscritti, e sono in costante aumento; garantire i servizi socio assistenziali uniformemente su tutto il territorio nazionale, con l’aumento delle risorse agli ambiti territoriali sociali; la piena accessibilità delle nostre città e dei trasporti; un’azione costante contro ogni forma di discriminazione e linguaggio stigmatizzante.
Queste sono le sfide di oggi che la Cgil sostiene insieme alle persone con disabilità e alle loro famiglie per raggiungere i pieni diritti di cittadinanza.
Maria Grazia Gabrielli è segretaria confederale della Cgil
Valerio Serino è responsabile Ufficio Politiche per il lavoro e inclusione delle persone con disabilità della Cgil nazionale























