PHOTO
“Fratelli d’Italia ha presentato al Senato un emendamento al decreto salute e sicurezza sul lavoro, che prevede che la cassa integrazione speciale operai agricoli, Cisoa, sia corrisposta direttamente dall’Inps - dichiara la segretaria nazionale della Flai Cgil Silvia Spera - , anziché essere anticipata dai datori di lavoro, come accade attualmente. Si tratta di una modifica inaccettabile che andrebbe esclusivamente a vantaggio della parte datoriale, danneggiando invece i lavoratori”.
Tempi più lunghi
L’emendamento propone di modificare il decreto legge n.159 del 31 ottobre 2025 ed è stato presentato dal partito di Giorgia Meloni. Secondo il sindacato, se passasse i lavoratori potrebbero essere costretti ad attendere tempi molto più lunghi per ricevere la retribuzione dei periodi di sospensione dal lavoro.
“Verrebbero così di fatto privati di una retribuzione mensile che i datori di lavoro a oggi possono agevolmente portare a compensazione con il pagamento dei contributi - aggiunge Spera -. L’approvazione dell’emendamento incrinerebbe un equilibrio che finora ha funzionato, tutelando lavoratori e imprese”.
Senza rappresentanti
Non basta. L’emendamento prevede che la decisione sulla concessione della Cisoa non sia più affidata alle commissioni provinciali ma passi direttamente all’Inps, privando i rappresentanti dei lavoratori del ruolo di tutela degli interessi e dei diritti dei lavoratori. Le commissioni sono un luogo fondamentale di confronto tra parti sociali e istituzioni competenti, necessario per garantire il corretto utilizzo dell’integrazione salariale e la regolarità complessiva di un settore come quello agricolo, notoriamente esposto a fenomeni di irregolarità e illegalità”.
Lavoratori in difficoltà
“Se il decreto venisse convertito includendo anche questo emendamento - conclude Spera - finirebbe per togliere stabilità e mettere in seria difficoltà migliaia di lavoratori dei settori agricolo e forestale. Per queste ragioni ci impegneremo affinché non venga compromessa la funzione di sostegno al reddito svolta da questo importante ammortizzatore sociale, indispensabile per far fronte a una forte stagionalità del settore e a una variabilità climatica crescente, che incidono pesantemente sul normale svolgimento del lavoro in agricoltura”.






















