L’Inps ha avviato la Fase 2 della verifica dell’esistenza in vita per i pensionati che riscuotono la pensione all’estero. Il processo, come di consueto, è gestito dalla Citibank. L’operazione viene portata avanti in due finestre temporali diverse, a seconda dei Paesi in cui si trovano gli italiani all’estero.
Nella Fase 2, partita il 17 settembre e che si concluderà a gennaio 2026, la verifica riguarderà i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. “A partire dal 17 settembre – spiega Valeria Ferrazzo del dipartimento Inca estero – i pensionati residenti in questi continenti riceveranno i moduli di attestazione delle richieste di esistenza in vita, che dovranno essere restituiti a Citibank entro il 15 gennaio 2026. Se le certificazioni perverranno dopo tale data, i pagamenti relativi alla rata di febbraio 2026 avverranno in contanti presso gli sportelli Western Union. Saranno sospesi i pagamenti delle pensioni a partire dalla rata di marzo 2026 per le attestazioni non definite entro il 19 febbraio 2026”.
Per dimostrare l’esistenza in vita ci sono tre modi: modalità cartacea, tramite portale web di Citibank, tramite la riscossione personale tramite sportelli Western Union. Dalla prova sono esonerati coloro che hanno riscosso la pensione di persona presso Western Union e i pensionati residenti in Polonia, Germania, Svizzera, Belgio, Australia, Olanda, Francia con cui l’Inps ha accordi di scambio dati.