Le scarpe rosse questa volta le hanno volute indossare loro. Uomini che amano le donne. E che lo fanno davvero. Uomini che riconoscono nella violenza che colpisce il genere femminile il problema di una società ancora imbevuta di stereotipi e pregiudizi, di maschilismi e machismi che quando non riescono a ingabbiare colpiscono con ferocia.

Quello appena trascorso è stato un fine settimana dedicato a tutte coloro che hanno subito e che non ce l’hanno fatta, ma anche a chi ha il coraggio di denunciare e a chi, maschio o femmina non importa, ha deciso di fermare la violenza.

A Biella un gruppo di uomini ha attraversato la città a piedi, scarpe e mascherina rosse in volto. Un flashmob organizzato dalla compagnia Ars Teatrando che presto ha coinvolto i passanti. Nel corteo anche il padre di Erika Preti, uccisa a soli 28 anni dal fidanzato.

Altri uomini si sono dati appuntamento a Milano e in numerose città italiane con lo stesso obiettivo perché si riconosca finalmente che "la violenza sulle donne è una sconfitta per tutti". Tra le tante iniziative, a Ferrara, anche quella della Cgil che ha voluto ricordare Rossella Placati, operaia e delegata sindacale, uccisa tra le mura domestiche.