Oltre seicento i partecipanti da ogni angolo d’Italia per questa VII edizione di “Storie inaspettate”. Seicento tra donne e uomini, giovani e meno giovani, uniti da una passione: la scrittura. Compito complesso dunque quest’anno, ma entusiasmante per la giuria del concorso nazionale di narrativa per racconti inediti organizzato annualmente dalla Fitel, la Federazione italiana tempo libero promossa da Cgil, Cisl e Uil per valorizzare la promozione delle attività del tempo libero.

E infine siamo giunti all’appuntamento conclusivo: la cerimonia di premiazione sarà a Roma all’Auditorium Avr di Via Rieti 13, alle ore 15.00 del 14 giugno, giorno in cui 30 anni fa esatti la Fitel veniva battezzata dalle tre Confederazioni. Nato nel 2015 per offrire opportunità a quanti fanno della scrittura una passione da coltivare nel tempo libero o a potenziali scrittrici e scrittori un’occasione per esprimere la loro creatività, “Storie inaspettate” prevede due categorie di partecipanti, gli junior (da diciotto a trentacinque anni) e i senior, con tre premi assoluti per ciascuna categoria (700, 400 e 200 euro) e una targa di partecipazione per il quarto e quinto classificato. Il tema è sempre stato libero così come la partecipazione è sempre stata gratuita. 

Ma in questa ultima edizione il concorso nazionale di racconti brevi è andato oltre: è stato infatti istituito anche il Premio della Giuria curato meticolosamente dalla madrina Carmen Pellegrino, scrittrice e storica, dedicato alla “Cultura delle Differenze - Sessismo Razzismo Discriminazione, Genere Diversità Identità”.

Una giuria di qualità - composta da Cecilia Brighi, Barbara Pierro, Maria Delfina Tommasini, Carlo Gnetti, Stefano Morabito e Francesco Neri, che ha anche assicurato l’equità di genere - ha provveduto alla selezione dei 602 racconti ricevuti, una selezione che avviene in modalità rigorosamente anonima, perché alla Fitel interessa sostenere chi non pubblica con case editrici e con contratti editoriali. L’impegno in attività che favoriscono il benessere e la qualità della vita nel tempo libero è l’obiettivo della Federazione. In questo contesto “Storie inaspettate” è un appuntamento che riveste un ruolo fondamentale.

Sarà perché in un racconto ci sono sentimenti, aspirazioni, aspettative, oppure perché un racconto è anche la trasposizione del posto che occupiamo o che vorremmo occupare nel mondo, fatto sta che impiegati di banca, manager aziendali, operatori sanitari, studenti, ricercatori…, hanno risposto al concorso nazionale di narrativa.

E così Fitel sta già lavorando per preparare la prossima edizione di “Storie inaspettate”, perché convinta che riscoprire l’amore per la scrittura, il bisogno di rallentare e soffermarsi a raccogliere pensieri e stimoli, il desiderio di comunicare narrazioni, ricordi, fantasie siano esigenze tanto forti quanto condivise.