Il cinema si può imparare non solo a Hollywood o Cinecittà, non solo nei grandi centri o nelle realtà più luccicanti; si può insegnare e apprendere anche sul territorio, nelle zone d’Italia più lontane dalle mappe del cinema tradizionale. È il caso dell’IFA, la Scuola di cinema di Pescara, che non è un progetto ma una realtà consolidata, giunta al sedicesimo anno di attività con l’apertura perfino di una seconda sede.
Si tratta di un istituto fortemente professionalizzante, nel senso che manda gli allievi sui set, a fare film appunto. Le lezioni di teoria si alternano ai laboratori pratici, in cui gli studenti sviluppano le proprie capacità tecniche grazie a registi, montatori, direttori della fotografia, insomma percorrendo tutte le figure necessarie su un set. Del resto basta scorrere la lista dei docenti per rendersi conto: tra questi troviamo Gianluca Arcopinto, Michele D’Attanasio, Roberto Zazzara, Piernicola Di Muro e così via.
Una formazione completa, insomma, che porta i ragazzi e le ragazze a definire la propria identità professionale. Perché il cinema è un lavoro, naturalmente, anche se nel nostro Paese qualcuno se lo scorda: l’IFA sta lì a ricordarcelo. Non manca neanche la lista degli “allevi di successo”, disponibile sul sito ufficiale.
Noi nella scuola siamo entrati per verificare coi nostri occhi. Ad accoglierci è stato Cristiano Di Felice, fondatore dell’IFA, regista e produttore: “Oggi la scuola conta tra i 50 e 60 studenti e 20 docenti collaboratori. Noi nasciamo come produzione cinematografica nel 2006 – racconta –, come progetto produttivo e poi per esigenza ci siamo trasformati in istituto di formazione. Vogliamo raccontare un territorio dal territorio: noi di provincia abbiamo il collo lungo come le giraffe, da piccoli siamo costretti a guardare oltre perché sappiamo che il mondo non è solo quello intorno a noi”.
C’è una differenza tra l’istituto di Pescara e le grandi città, che può diventare un punto di forza, come sottolinea il fondatore: “Nelle grandi città dove le cose accadono si smette di cercare, quindi io stesso sono tornato sul territorio proprio con questo atteggiamento: ci siamo resi conto di quanto è importante avere professionalità qui, mettere in piedi produzioni all’insegna del cinema di prossimità”.
Risultato? Molti giovani sono rimasti o tornati nella regione per imparare a fare cinema: “L’Abruzzo ha il mare e le montagne, vanta tre parchi nazionali: ci rivolgiamo a chi conosce il territorio e lo vuole raccontare insieme a noi”, conclude Di Felice.






















