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“Il ‘semestre filtro’ altro non è che un meccanismo selettivo posticipato, inefficace e profondamente ingiusto. In Sicilia sono 2.400 gli iscritti, secondo le associazioni degli studenti sette su dieci rimangono fuori”. A dirlo è il segretario Flc Cgil Sicilia Adriano Rizza, esprimendo la “ferma opposizione” del sindacato al nuovo sistema di accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia.
“Un sistema che mortifica le legittime aspettative di ragazze e ragazzi e calpesta il loro diritto allo studio”, prosegue Rizza, sottolineando “l’assoluta contraddizione” di questo modello in un contesto nazionale e regionale che “grida alla carenza di medici e personale sanitario”.
Il dirigente Flc evidenzia che “l’Italia e la Sicilia hanno un disperato bisogno di dotare il Servizio sanitario nazionale di forze giovani e preparate. È miope e controproducente erigere ostacoli così drastici all’interno del percorso formativo, invece di potenziare tutorato, supporto didattico e risorse per garantire il successo formativo di tutti coloro che hanno dimostrato un’iniziale e solida attitudine”.
La Flc Cgil Sicilia contesta la filosofia stessa del filtro’: “Si seleziona per nascondere le mancanze del sistema, non per costruire una formazione di qualità. È una politica del rigetto, non dell’investimento. Il sindacato chiede al ministero dell’Università l’abbandono del sistema del semestre-filtro selettivo e l’istituzione di percorsi di sostegno e recupero “efficaci e ben finanziati” per tutti gli studenti in difficoltà nel primo anno.
Sollecita anche un “piano straordinario” di investimenti per aumentare il numero di docenti, tutor e strutture didattiche nelle facoltà di Medicina, nonché una “riflessione seria” sull’intero percorso di formazione medica, puntando a valorizzare i meriti e a sostenere le potenzialità, non a escludere.
Adriano Rizza così conclude: “È ora di cambiare paradigma. Dalla mortificazione del potenziale umano all’investimento su di esso. Per il diritto allo studio, per la dignità degli studenti e delle studentesse, per dare al nostro Paese e alla Sicilia i medici di cui ha urgentemente bisogno”.






















