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La Rsu del Teatro La Fenice di Venezia annuncia per lunedì 10 novembre alle ore 15.00 una manifestazione cittadina che partirà dalla Stazione di Venezia Santa Lucia e si concluderà in Campo San Fantin, davanti al Teatro La Fenice.
La manifestazione, dal titolo “Un passo dopo l’altro, la nostra voce”, nasce per riaffermare i valori del dialogo, della trasparenza e del rispetto all’interno delle istituzioni culturali, e per ribadire la richiesta di un confronto reale tra direzione e lavoratori nelle scelte che riguardano il futuro del Teatro.
Parteciperanno lavoratori dai teatri più importanti d’Italia
Il corteo attraverserà la città in un percorso simbolico, con sei tappe intermedie, a partire da Campo Santa Margherita, dove si alterneranno letture e interventi di rappresentanti delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, orchestre, cori, conservatori e realtà culturali provenienti da tutta Italia, che hanno espresso solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori della Fenice. Hanno già confermato la loro partecipazione lavoratrici e lavoratori del Teatro Alla Scala di Milano, del Teatro Regio di Torino, del Teatro Comunale di Bologna, dell’Arena di Verona e del Teatro Verdi di Trieste, insieme a numerose altre realtà del mondo dello spettacolo e della cultura.
L’iniziativa intende richiamare l’attenzione pubblica e istituzionale sulla recente nomina di Beatrice Venezi a nuovo Direttore Musicale, avvenuta senza alcun confronto preventivo con il personale, nonostante le rassicurazioni ricevute in precedenza dal Sovrintendente.
La Rsu ribadisce che “tale scelta non rappresenta soltanto una questione di metodo, ma un tema di fiducia, coerenza e rispetto nei rapporti di lavoro. La manifestazione del 10 novembre sarà un momento di partecipazione collettiva e civile, aperto a tutte e tutti coloro che credono nel valore del lavoro culturale come bene comune”, si legge nella nota sindacale.
“Siamo qui – ha scritto la Rsu Gran Teatro La Fenice di Venezia – per ricordare che la Fenice vive grazie a chi la costruisce ogni giorno, con il proprio lavoro, la propria arte e la propria passione. La nostra voce continuerà a farsi sentire finché trasparenza, dialogo e meritocrazia torneranno al centro della vita del Teatro”.
Per Nicola Atalmi, segretario generale Slc Cgil Veneto, “serve un atto responsabilità da parte del sindaco di Venezia e del ministero, che sia orientato a rivedere questa scelta, imposta e subita dalle lavoratrici e dai lavoratori del Teatro La Fenice”.
























