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Si è concluso oggi (24 settembre) con gli encomi agli artisti premiati il concorso Il futuro del lavoro. I riconoscimenti sono stati assegnati dalla giuria e dal segretario generale Maurizio Landini nel corso di una cerimonia che si è tenuta nella sede del sindacato in corso d’Italia a Roma.
“L’arte è espressione di libertà e non c’è niente di più efficace, per chi voglia ripercorrere il senso della nostra storia lunga più di un secolo, dei suggerimenti che le opere d’arte possono offrire del presente e sulle scelte per il futuro”. Queste le premesse del bando di partecipazione, che era rivolto agli studenti e studentesse delle Accademie di Belle Arti statali italiane, con l’obiettivo di “disegnare” la nuova tessera della Confederazione per il 2026.
Un premio per celebrare 120 anni di storia
Per celebrare i suoi 120 anni la Cgil ha scelto di affidare al talento dei giovani la realizzazione dell’immagine simbolo per questo anniversario. Un traguardo importante che la Cgil ha voluto celebrare dando spazio alla creatività e alla visione delle nuove generazioni, chiamate a rappresentare, attraverso l’arte, il senso profondo del lavoro, della partecipazione e della libertà.
Landini: "Il lavoro senza creatività non esiste”
“La tessera per noi ha un valore molto importante – ha detto il segretario generale Maurizio Landini ai giovani artisti premiati –. Chi si iscrive alla Cgil fa una scelta: quella di non affrontare da solo il mondo, ma di organizzarsi per condividere un percorso comune”. Il segretario ha riflettuto su come tesserarsi significhi scegliere di uscire dall’isolamento e contrapporvi l’azione collettiva. “Il lavoro senza creatività, senza partecipazione, non esiste. – ha poi aggiunto -. Il lavoro dà forma e significato alle cose, e non vale solo per gli artisti. Anche un pezzo di ferro diventa qualcosa di bello grazie all’intelligenza e alle mani dei lavoratori”.
I vincitori: “Grazie per l’invito a riflettere sul lavoro”
I riconoscimenti sono stati assegnati da una giuria composta da artisti e dirigenti sindacali. Il primo premio è andato a Mariapia Santoro; il secondo ex aequo a Zhang Chongyang e Eleonora Rossi; il terzo, sempre ex aequo, a Marta Marchio e Elena Quadri. “Grazie per questa opportunità di riflettere su ciò che il lavoro rappresenta nella vita di ognuno di noi come cittadini, ma anche come studenti che si accingono ad entrare in un mondo complesso”, ha detto la vincitrice del primo premio nel ritirarlo.
Ghiglione agli artisti: “La Cgil è la vostra casa”
“Questa è diventata casa vostra - ha detto Lara Ghiglione, segretaria nazionale della Cgil e presidente della giuria - ai giovani artisti che hanno partecipato al concorso. – Un appello per noi molto importante dal punto di vista politico. In 120 anni il nostro Paese è cambiato moltissimo, e il sindacato è stato affianco ai lavoratori che si sono organizzati nel loro lungo percorso di emancipazione”. Un percorso a cui, nei decenni, gli artisti non hanno mai fatto mancare il loro sostegno.
La tessera 2026 sarà un’opera d’arte
Stavolta la Confederazione ha scelto di chiedere agli artisti emergenti di raccontare attraverso un’immagine che cosa sia oggi il mondo del lavoro. Pochi centimetri di spazio, su una tessera che rappresenta appartenenza, impegno, diritti. Una chiamata alle arti fortemente voluta dal sindacato per interpellare coloro che, meglio di tutti, possono oggi interpretare la contemporaneità. “In un momento storico in cui chi fa arte e cultura non si vede quasi mai riconosciuti i diritti del proprio lavoro – ha aggiunto Ghiglione – la Cgil ha voluto ribadire il proprio sostegno a chi, attraverso la propria la arte, contribuisce a rendere il mondo un posto migliore”.
Le Accademie: “Artisti e lavoratori un connubio indissolubile”
“Mio nonno faceva il direttore di stabilimento all’Italcementi – ha detto il professore Francesco Ronzon, tra i rappresentanti delle Accademie premiate – è una grande emozione pensare a quanto possa essere forte la connessione tra l’arte e il mondo esterno. In questo i ragazzi sono stati e sempre sono il collante più forte”. Il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Verona ha posto l’accento sul solido rapporto tra l’arte e la cultura con il sindacato e il movimento dei lavoratori.
L’arte come antidoto a una società anestetizzata
"Attraverso un’immagine noi non rappresentiamo qualcosa, ma presentiamo tutto ciò che c’è dietro – ha osservato la direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma Cecilia Casorati – e questo diventa sempre più difficile in un contesto socioculturale come il nostro, dove tutto sembra anestetizzato e orientato al profitto”.
Riscoprire il valore dell’arte fuori dal profitto
Tra i premiati, anche l’Accademia di Brera. “Un tempo la precarietà era l’opposto del lavoro e questo ha alimentato l’opinione comune che l’arte non fosse un mestiere – ha osservato il professor Pasquale Polidori –. Ma oggi non è più così. Al contrario, il mondo del lavoro e dell’arte possono incontrarsi con un doppio rispecchiamento”.
L’immagine vincitrice passerà di mano in mano tra i 5 milioni di iscritti al sindacato, perché sarà stampata sulla nuova tessera. Ma tutte le opere premiate resteranno esposte presso la sede centrale della Confederazione.