Nel giorno dell’Earth Day, la più grande manifestazione globale che celebra la Terra, la Cgil ribadisce che "serve un radicale e urgente cambiamento del modello di sviluppo per garantire benessere e cura del pianeta e di tutti i suoi abitanti, che tenga insieme sostenibilità ambientale e giustizia sociale”. Lo afferma la vice segretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi: “Oggi - spiega - si tiene il summit sul clima organizzato da Biden in occasione della Giornata mondiale della Terra, dove verrà annunciato un impegno più forte degli Usa nel contrasto ai cambiamenti climatici a partire dalla diminuzione del 50 per cento delle emissioni  entro il 2030, e si verificheranno gli impegni presi dagli Stati per ridurre le emissioni."

Ma "il bilancio - afferma Fracassi - è negativo, perché siamo lontani dall'obiettivo di limitare il riscaldamento a 1,5 gradi”. Per la dirigente sindacale “la vera resa dei conti, però, ci sarà a novembre nella Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sul climate change che si terrà a Glasgow. Lì si saprà quanti e quali Paesi avranno realmente incrementato i propri impegni volontari per ridurre le emissioni al 2030”. 

“Occorre realizzare una giusta transizione attraverso piani, misure e risorse specifiche, da definire in un percorso democratico - prosegue  Fracassi - per pianificare e accompagnare il cambiamento, affinché nessuna comunità e nessun lavoratore e nessuna lavoratrice debba subirne gli effetti. Come abbiamo proposto nella piattaforma unitaria di Cgil, Cisl, Uil”, conclude la vice segretaria generale della Cgil.