Le imprese e i professionisti senza dipendenti potranno usare i buoni lavoro. Li pagheranno però più delle famiglie, potranno utilizzarli solo per determinate categorie di lavoratori, non potranno spendere più di 3 mila euro l'anno in voucher. E se non si atterranno a questi limiti, saranno costrette ad assumere a tempo indeterminato i lavoratori utilizzati. Sono questi i principali limiti disegnati dal testo unico sulla disciplina dei voucher.

Le famiglie potranno usare i voucher per pagare colf, badanti, baby-sitter, docenti per le ripetizioni, lavori di giardinaggio e di pulizia, assistenza a malati e disabili. Continueranno ad acquistare i buoni lavoro nelle tabaccherie oppure online, e non avranno l'obbligo di comunicare in anticipo l'inizio dell'utilizzo. Il tetto di spesa complessiva annua di 3 mila euro vale anche per le famiglie, che al contrario delle imprese continueranno a pagare ogni buono lavoro 10 euro e non 15. Il percettore di buoni lavoro non potrà guadagnare con questo strumento più di 5 mila euro da diversi committenti (il Jobs Act aveva innalzato questo limite a 7 mila euro) e più di 2 mila da un singolo datore di lavoro (a prescindere se si tratti di un'impresa o di una famiglia).

Il limite delle categorie di lavoratori che possono svolgere prestazioni di lavoro accessorio varrà invece solo per le imprese che potranno pagare in buoni esclusivamente disoccupati, pensionati, studenti under 25, disabili, soggetti in comunità di recupero e lavoratori stranieri provenienti da paesi extra Ue (con permesso di soggiorno e disoccupati da oltre sei mesi). Se le aziende non si atterranno a tutti questi nuovi limiti, scatteranno le assunzioni automatiche a tempo indeterminato per i lavoratori pagati in voucher. Se a superare i tetti saranno invece le famiglie, dovranno pagare una sanzione dai 600 ai 3.600 euro.

La pubblica amministrazione resta esclusa dal perimetro degli utilizzatori dei voucher, a meno che non si tratti di lavori svolti in situazioni di emergenza create da eventi naturali improvvisi o manifestazioni di solidarietà. Un'altra eccezione si profila poi per il settore agricolo, dove potranno essere pagati in buoni lavoro solo pensionati e studenti under 25 che abbiano svolto attività di raccolta stagionale.