Cosa significa fare il poliziotto in Italia in tempi di spending review? A questa domanda cerca di rispondere il corposo rapporto presentato oggi, 4 agosto, da Cigl e Silp (il sindacato di Polizia di Corso d'Italia), in una conferenza stampa con Gianna Fracassi, segretario nazionale Cgil, Daniele Tissone, segretario generale del Silp.

Il Rapporto si intitola : “Le condizioni di vita e di lavoro degli operatori di Polizia tra Spending-Rewiev e domanda di sicurezza" e i numeri che contiene sono a dir poco allarmanti. Infatti, a detta della Cgil, “i ripetuti tagli alle risorse e al personale stanno compromettendo le condizioni di vita e di lavoro degli operatori di Polizia e rendendo sempre più difficile dare risposte adeguate alla domanda di sicurezza dei cittadini”. Da anni, così, si assiste a una continua e costante emorragia di personale, mezzi e risorse: 350 poliziotti in pensione o riformati ogni anno e blocco del turn over al 55% ed, inoltre, il perdurante blocco del tetto stipendiale che “diminuisce fortemente il reddito di operatori e famiglie”.

A tutto ciò si aggiunge l’annunciata chiusura da parte del governo di 80 questure sulle 103 esistenti e di 300 presidi di Polizia, con ulteriori tagli anche alle autovetture di servizio, agli equipaggiamenti e alle strumentazioni dei reparti o del personale. Elementi che lasciano facilmente prevedere un futuro difficile per il lavoro della Polizia e la domanda di sicurezza dei cittadini, senza contare le sempre più frequenti emergenze che ci si trova a gestire. Una situazione al limite del collasso, che Silp e Cgil affrontano on delle proposte. Secondo il sindacato,

Le proposte della Cgil e del Silp per far fronte a questa situazione
sono chiare: indire concorsi e ripristinare quindi l'ingresso per via non militare alla Polizia, lo sblocco del contratto e degli automatismi stipendiali che, da cinque anni, sta impoverendo la categoria; ma anche l'unificazione di Polizia e Carabinieri e la revisione del sistema delle attuali libertà sindacali che non prevede, per la Polizia di Stato, la possibilità di iscriversi alle organizzazioni sindacali che non siano composte da “soli appartenenti alla Polizia di Stato”.