Un bambino disabile viene escluso a Venezia da un nido. “Quanto avvenuto al Nido Ciliegio di Venezia in merito all’esclusione di un bambino disabile è gravissimo, inaccettabile e indegno in un Paese civile”. A denunciarlo sono il segretario generale della Fp Cgil Venezia, Daniele Giordano, e il segretario nazionale della Fp Cgil, Federico Bozzanca, spiegando che: “Abbiamo appreso che, come denunciato anche dalla consigliera comunale Sambo, la scelta di spostare un’educatrice nel mese di gennaio ad altra scuola in modo da variare il rapporto numerico, nonostante fosse assunta la scelta di accogliere i bambini fuori termine, abbia determinato poi l’esclusione di un bambino disabile e dimostra che la gestione dei servizi educativi è in mano a dei criminali o a dei totali incapaci”.

Risulterebbe, inoltre, proseguono, “che la direzione servizi educativi abbia spostato l’educatrice pur sapendo che il primo bambino in graduatoria è un bambino con disabilità e che quindi avrebbe dovuto poi avere un’assistenza nel rapporto uno ad uno”. Per Giordano e Bozzanca “continua la logica da contabili che mira a far quadrare i conti degli spostamenti contro il buon senso ma soprattutto contro la dignità dei bambini. Anche il subdolo atteggiamento di far passare come quasi un 'tappo' nella graduatoria il bambino tanto da indurre la famiglia a rinunciare al posto per permettere ai successivi in graduatoria di entrare è per noi inconcepibile e disumano”. 

Stiamo assistendo ad atti di deliberata discriminazione - attaccano Giordano e Bozzanca - quando la scuola pubblica dovrebbe essere un luogo di accoglienza e sostegno proprio per chi ha maggiori difficoltà. Ci risulta che nelle scuole con insegnanti di sostegno si verifichino situazioni inaccettabili, segnalate dai genitori, in cui in casi di malattia, come ad esempio alla scuola San Girolamo e poi superato, le educatrici non vengono sostituite comportando che i bambini disabili restino a casa interrompendo il loro percorso educativo con il rischio di esporli a gravi ricadute”.

Anche per quanto riguarda i materiali necessari al sostegno del percorso educativo per i bambini disabili, dove presenti nei piani dell’offerta formativa, le scuole, affermano, “stanno ancora aspettando che arrivino le risorse dalla prima parte dell’anno educativo e sono passati mesi. Speriamo che l’assessore Romor ci riesca prima della fine dell’anno. Questa del materiale è un’altra mancanza gravissima che scarica sulle maestre ulteriori responsabilità e difficoltà a nel rispondere adeguatamente ai bisogni di questi bambini. Per queste ragioni se il sindaco Brugnaro non interverrà immediatamente denunceremo a tutti gli organismi nazionali e internazionali il Comune per discriminazione affinché siano garantiti civili anche a Venezia e e per evitare che quanto accaduto possa ripetersi”, concludono Giordano e Bozzanca ricordando la manifestazione in programma domani a Venezia contro lo smantellamento dei servizi educativi.