La Cgil organizzerà all'inizio di ottobre una 'Piazza per il lavoro', una grande manifestazione nazionale da tenersi cercando il coinvolgimento di tutto il sindacato confederale. “Una manifestazione per fare conoscere al paese le condizioni e le politiche necessarie al lavoro", ha spiegato ieri, lunedì 8 settembre, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, partecipando alla prima trasmissione di debutto di Giovanni Floris su La7, “Diciannovequaranta”. 

Le riforme si devono fare, ha spiegato Camusso, “a partire da quella della pubblica amministrazione, ma non contro il lavoro bensì contro i poteri che bloccano il cambiamento e la ripresa”. “Siamo di nuovo ai tagli lineari e non a politiche attive per creare lavoro" ha lamentato il segretario generale della Cgil. "Proporremo noi stessi una modifica dello Statuto dei Lavoratori perché diventi inclusivo di tutte le forme del lavoro – ha proseguito Camusso – ma è necessario svoltare, bisogna smetterla con questa discussione tutta fatta sulla riduzione dei diritti" dei lavoratori.

Precedentemente, intervenendo alla commemorazione di Arvedo Forni, il dirigente scomparso il 13 luglio scorso all’età di 95 anni, Camusso aveva sottolineato come nel dibattito attuale “chi non riesce a fare le cose cerca un colpevole e ora il colpevole è diventato il lavoro che non permette al mondo di evolversi".

Secondo Camusso, se si vogliono fare cambiamenti straordinari bisogna "avere il coraggio di rompere i poteri e non prendersela con il lavoro". Infine il leader Cgil ha lanciato una frecciata contro chi vagheggia l'applicazione del modello tedesco del lavoro in Italia. "La copiature di modelli di altri – ha detto – è solo provincialismo. La crisi sta nella mancanza di un progetto per il Paese".

Il direttivo della Cgil previsto per mercoledì 17 settembre esaminerà la proposta della segreteria di una “piazza per il lavoro”. La manifestazione, come annunciato dal segretario generale Cgil, Susanna Camusso, si terrà in un giorno non lavorativo (sabato o domenica) nella prima decina di ottobre per sostenere proposte di modifica dello Statuto dei lavoratori tesa a dare diritti a chi oggi non ne ha.