Prodotto interno lordo in calo, sistema produttivo sempre più debole. Da un lato si registra il consolidamento di alcuni settori come l’agro-alimentare, dall'altro altro comparti come l’edilizia, l’estrattivo, il calzaturiero e il tessile restano in condizioni di difficoltà con gravi conseguenze per l’occupazione. È questo lo scenario che si presenta, alla ripresa dopo l'estate, in Puglia e in particolare nella Provincia di Barletta – Andria – Trani (Bat), dove la situazione di crisi dell’intero sistema produttivo impone una seria riflessione sulle politiche industriali e di sviluppo integrate. La fotografia della situazione è stata scattata nel “Documento unitario sul Mezzogiorno, politiche di sviluppo, occupazione e servizi socio-sanitari” stilato dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil nella scorsa primavera nel quale venivano anche indicate delle proposte e delle priorità per creare occupazione.

“Le iniziative e le risposte – commenta Luigi Antonucci, segretario generale della Cgil Bat – però ci sembra che non siano tempestive, così come pensiamo che i riflettori sulla difficile situazione economica del territorio, nonostante il nostro (e di altre parti sociali) costante impegno, vengano accesi a intermittenza con iniziative ‘spot’ che talvolta rimangono incompiute. Il presidente di Confindustria Bari e Bat, Sergio Fontana, nei giorni scorsi ha parlato della necessità di puntare su uno sviluppo sostenibile partendo dall’utilizzazione dei fondi europei per la valorizzazione del patrimonio pubblico locale. Un’idea che condividiamo ma che riteniamo vada attuata tramite una fattiva collaborazione tra Confindustria, parti sociali ed istituzioni". Insomma, per la Cgil il programma operativo 2014-2020 della Puglia, che destina il 46% delle risorse a obiettivi collegati allo sviluppo delle imprese, può rappresentare "un’occasione straordinaria per il rilancio del sistema produttivo e per far ripartire la crescita e l’occupazione”.

“Qualche mese fa – ricorda Antonucci – con l’associazione degli industriali di Bari e Bat abbiamo avuto un incontro al quale non è stato dato alcun seguito. Visto che il nostro obiettivo è comune e punta allo sviluppo, cioè a un risultato frutto dell’azione sinergica tra diversi fattori (aziende, lavoratori, diritti e sindacati) questa che si presenta potrebbe essere l'occasione migliore per riprendere le fila di quel discorso lasciato in sospeso".

Un impulso a questa forma di collaborazione potrebbe venire proprio da Barletta con la ripresa dei lavori del ‘Tavolo di concertazione per lo sviluppo sostenibile del territorio” già istituito con un protocollo d’intesa sottoscritto nel 2010 per la valorizzazione dell’incubatore della ex distilleria in cui sono previste numerose attività.

"E proprio vista l’ormai prossima apertura dello stesso polo – conclude il sindacalista – speriamo che questa possa essere l’occasione per siglare un nuovo patto per la crescita e lo sviluppo e che altrettanto possa avvenire anche negli altri Comuni della nostra Provincia”.