Ottimizzare il lavoro nei magazzini in cui si evadono gli ordini online con braccialetti “intelligenti” per i dipendenti in grado di monitorarne le attività. È l'idea brevettata da Amazon per velocizzare le operazioni di consegna. Lo riporta il sito GeekWire. Il sistema pensato dal colosso di Seattle si basa su braccialetti connessi all'inventario e agli ordini, in grado di controllare con precisione se le mani dei dipendenti si stanno muovendo nel posto giusto. Insomma, sapranno se lo staff sta compiendo i passaggi corretti e più veloci per evadere un ordine.

Uno strumento pensato per rendere il lavoro più efficiente, ma anche una forma di controllo che metterebbe a rischio la privacy del lavoratore. Per ora non ci sono indicazioni ufficiali di Amazon sull'effettiva realizzazione dei brevetti, ma il potenziale mezzo di sorveglianza potrebbe far discutere. In Italia i dipendenti di Amazon hanno protestato contro le condizioni di lavoro con uno sciopero in occasione del Black Friday.

I braccialetti, sempre secondo GeekWire, sarebbero anche in grado di inviare ai polsi dei dipendenti delle vibrazioni per indicare eventuali errori. Per gli autori del brevetto, riporta il sito, i dispositivi aggirano il bisogno di sistemi di monitoraggio più complessi e costosi di tipo “visivi” basati sull'intelligenza artificiale come quello alla base di Amazon Go, il negozio senza casse appena aperto a Seattle.

“In Italia c'è una legge e le cose che si possono fare sono quelle ammesse dalla legge”, commenta il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. “Sul tema dei controlli – ha proseguito – la legge prevede che per avere determinate autorizzazioni ci debba essere un accordo con i sindacati e le autorità competenti. Non valuto nel merito nulla, ma in Italia la legge si applica e si rispetta. Vale per Amazon come per tutti gli altri”.

“Penso che la notizia si commenti da sola”. Così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ha risposto ai giornalisti: “Avrebbe pure le catene e le palle di piombo?”, ha chiosato ironicamente la dirigente sindacale a margine di un convegno al Cnel.