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Le parole d’ordine ormai sono chiare: occupazione, legalità e sicurezza sul lavoro. Tre elementi fondamentali, strettamente legati tra loro e, purtroppo, di straordinaria attualità come dimostra l’ennesima morte sul lavoro in Umbria: vittima un giovane boscaiolo di nazionalità macedone, deceduto a seguito della caduta dell'albero che stava tagliando.
Vincenzo Sgalla, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, faccia a faccia nei giorni scorsi a Perugia, hanno ribadito i contenuti già portati al centro dell’attenzione nell’iniziativa unitaria dei sindacati umbri dello scorso novembre al centro congressi Capitini. “L’Umbria – spiegano i tre segretari – resta ai vertici delle classifiche nazionali per il tasso di mortalità e di infortuni gravi sul lavoro e la morte del giovane operaio macedone a Castiglione della Valle è l’ennesimo dramma che poteva essere evitato. Intanto, la nostra economia è sempre più inquinata da fenomeni malavitosi e da inquietanti presenze della criminalità organizzata. Infine, per superare la crisi, non basta esorcizzarla non nominandola più, ma occorrono politiche economiche mirate, a partire dal settore manifatturiero e dalla soluzione delle oltre 150 vertenze ancora aperte in Umbria”.
Dall’incontro di sabato tra i tre segretari è emersa anche la volontà di proseguire l’azione unitaria di Cgil, Cisl e Uil nelle prossime settimane, a partire da un attivo unitario delle categorie dell’industria, mentre si attende la convocazione da parte della presidente della Regione Umbria Marini, per sottoporre alla Regione le proposte del sindacato umbro.