Un nuovo appuntamento a Roma oggi (mercoledì 21 dicembre) alle 13, sempre presso il ministero dello Sviluppo economico. La vertenza Almaviva Contact ha ormai ha le ore contate, perché oggi scade la procedura di mobilità per 2.511 dipendenti del call center, quindi iniziano a essere spedite le lettere di licenziamento e si avvia la chiusura delle sedi di Roma e Napoli.

Al ministero la trattativa è praticamente no-stop da due giorni: sia lunedì 19 sia martedì 20 il confronto è durato fino alla mezzanotte, non registrando però passi in avanti. Anzi, secondo l’agenzia di stampa Ansa, si sarebbe fatto ancora più teso a causa del rifiuto, da parte dell'azienda, della proposta avanzata dai sindacati: congelare gli scatti di anzianità per tutto il 2017 sulle sedi di Roma e Napoli con un sistema di salario differito (la perdita sarebbe stata infatti poi inserita nel Tfr). 

Almaviva Contact ha trovato questa proposta tecnicamente irricevibile, visto che si sarebbe trattato di una sorta di “prestito” che avrebbe comunque fatto accantonare all'azienda una cifra pari a questo importo. Fonti aziendali, spiega l’agenzia di stampa, hanno fatto sapere che questa proposta è stata considerata priva di consistenza, con un effetto sul conto economico prossimo allo zero.

Oggi si ricomincia. "Io sto qui fino all'ultimo minuto, ma dovete portare proposte concrete” ha detto ieri alle parti il viceministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, confermando la massima disponibilità del governo a trovare una soluzione. "La trattativa è molto difficile e ancora lontana da una possibile intesa, ma continuiamo a provarci" ha commentato in tarda serata il segretario nazionale Slc Cgil Marco Del Cimmuto. Per continuare a provarci c’è tempo dalle 13 alle 24 di oggi, e occorre fare di tutto per riuscire.