Riteniamo fuori misura le dichiarazioni della ministra della Giustizia, Annamaria Cancellieri, sull’ipotesi di rinvio della riforma della geografia giudiziaria, che a suo dire avrebbe effetti 'catastrofici'. Sarebbe invece una vera catastrofe l'attuazione di una riforma improvvisata”. Con queste parole Salvatore Chiaramonte, segretario nazionale della Fp Cgil, replica alle dichiarazioni rilasciate dalla Guardasigilii, in merito al paventato rinvio del ddl sul riordino degli uffici giudiziari.

La Commissione europea è di recente tornata a bacchettare l'Italia sul funzionamento della giustizia civile e sul suo riflesso sul sistema delle imprese – continua il sindacalista –, ma la risposta non può essere una riforma che produce nel lungo periodo più costi sociali ed economici degli a dir poco scarsi risparmi immediati. Anche la politica se n'è accorta in maniera bipartisan. Quello che chiede l'Europa, è una riforma organizzativa che consenta lo smaltimento dell'arretrato e un efficiente svolgimento delle cause, con un miglior servizio al cittadino, non il ritiro della Giustizia e dello Stato dal territorio, in alcuni casi persino da quei territori che vivono un'opprimente presenza della criminalità organizzata”.

La proroga va fatta e va avviato un percorso di riforma che tenga in considerazione le proposte e le esigenze degli operatori. Noi stessi, con il nuovo ufficio per il processo, ne abbiamo avanzate alcune che porterebbero a una giustizia efficiente in linea con le migliori esperienze europee e, a fronte di investimenti iniziali, garantirebbero risparmi futuri accelerando le cause. Il Governo abbandoni la deriva dirigista e pressappochista di questi anni e ci ascolti. Abbiamo bisogno di tutto – conclude Chiaramonte –, tranne che dell'ennesima riforma mediatica. Va bene ascoltare Bruxelles. Ma si faccia, una volta tanto, una riforma per gli italiani”.