"Nella migliore tradizione delle relazioni intersindacali e sociali in Basilicata, fortemente unitarie anche in momenti difficili, intorno alla denuncia della Cgil sulla vicenda dei 103 giovani selezionati da Total per 72 assunzioni (finora giunte a 54), anche le altre forze sindacali e imprenditoriali stanno prendendo posizione, a tutela dei nostri disoccupati e dei nostri territori. Di questo, come Cgil, siamo lieti e orgogliosi”. È quanto dichiara in una nota Alessandro Genovesi, segretario generale della Cgil Basilicata.

“Sin dai primi giorni di giugno – ricostruisce il sindacalista -, come Cgil, abbiamo infatti denunciato lo scandalo di una selezione che dopo mesi, da oltre tremila candidati, arriva ad individuare circa un centinaio di giovani lucani che, per titoli e capacità, la Total riconosce essere i migliori... e cosa fa la Total? Dopo aver annunciato una settantina di assunzioni entro maggio e oltre 140 a regime entro il 2014, assume meno di quanto promesso e non dà alcun diritto di precedenza a questi ragazzi lucani, selezionati ed individuati dalla Total stessa. A questo punto è urgente un incontro tra la multinazionale e i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, per fare un punto, richiamare l'azienda ai propri impegni ed accelerare il calendario delle assunzioni. Tutti i cento i ragazzi devono essere assunti, una parte da subito e una parte, anche gradualmente, nei prossimi mesi".

Genovesi ricorda che “gli stessi rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, in commissione tripartita per l'occupazione, stanno predisponendo un documento di indirizzo da sottoporre a Regione e associazioni datoriali per vincolare le assunzioni nell’intera filiera della costruzione, coltivazione e lavorazione degli idrocarburi, ad almeno l'80% della manodopera locale”. E’ “la filosofia – prosegue - che i segretari dei sindacati edili di Cgil, Cisl e Uil stanno, con coerenza, portando ai tavoli di confronto con i general contractor, a partire dal confronto con l’azienda Aleandri, con cui in queste ore si sta chiudendo un importante accordo proprio in relazione al ricorso, per almeno l'80%, a operai edili lucani, per l'intero organico sui cantieri che stanno predisponendo il centro oli di Tempa Rossa e per l'intera durata del cantiere. A dimostrazione che, nel comune interesse di aziende e lavoratori, si può valorizzare la Basilicata e non trattarla esclusivamente come terra di conquista".

"Del resto - conclude Genovesi – se, come Cgil, insieme alle principali associazioni datoriali abbiamo anche recentemente insistito affinché si apra un tavolo nazionale con il Ministro Zanonato e il Governo proprio per la Basilicata, è perché siamo profondamente convinti che la nostra Regione stia dando molto al sistema Paese e ad altre Regioni (dal petrolio all'acqua): è ora che il sistema Paese dia qualcosa di serio e credibile alla Basilicata, a partire da lavoro, tanto, buono e di prospettiva".