E' in corso, fino alle 14 lo sciopero nello stabilimento del gruppo Ast di Terni. I lavoratori lo hanno deciso ieri in una affollata assemblea, che ha accolto la proposta delle segreterie provinciali di Fiom Cgil , Fim Cisl, Uilm , Fismic e Ugl.

L’assemblea, affollata e partecipata, ha respinto all’unanimità la proposta di accordo quadro presentato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, condividendo il giudizio espresso dalle organizzazioni Sindacali.

Sono previste anche ulteriori iniziative
di scioperi articolati, per reparti, che proseguiranno fino a data da destinarsi. Ma nell'assemblea è stata anche espresso l'mpegno a promuovere, entro la settimana prossima, una giornata di sciopero generale territoriale per “portare all’attenzione del governo nazionale, ai massimi livelli, il disagio di un’intera comunità.”

I lavoratori hanno espresso la necessità di organizzare in tempi rapidi una manifestazione generale a Roma che porti all’attenzione dell'esecutivo “i temi relativi all’importanza che Terni e le produzioni ternane hanno nel Sistema Paese, non escludendo il coinvolgimento di tutte le città siderurgiche italiane”.

La contrarietà dei lavoratori è motivata dal fatto che non sono state recepite nel testo le proposte dei sindacati “relative a politiche commerciali, assetto impiantistico, certezza di volumi da processare su Terni, investimenti tali e tesi al miglioramento produttivo e qualitativo degli impianti ternani”.

Secondo i sindacati, è anche evidente nel testo “la chiara volontà aziendale di procedere ad una riduzione costi rapida orientata tutta sui tagli occupazionali e di salario, priva di prospettive industriali a medio e lungo termine per il sito ternano”.