A seguito della pubblicazione del rapporto di Amnesty International su presunte violenze nei confronti di immigrati da parte delle forze di Polizia, il segretario del Silp Cgil  Daniele Tissone "ha dichiarato ieri che nelle dotazioni delle forze di Polizia non sono in uso manganelli elettronici". A seguito di ciò alcuni organi di stampa riportano oggi "erroneamente" la notizia che la Pistola "taser" sia in uso - sperimentale - presso alcuni reparti di Polizia.

Al riguardo, dichiara Tissone, ci sentiamo in dovere di smentire una notizia simile. Se è vero che nell'ottobre del  2014, venne approvata dal Senato in via definitiva la legge sugli stadi e che con un emendamento, venne prevista la possibilità di utilizzare il “taser” da parte dei poliziotti, ad oggi, anche a seguito delle chiare prese di posizione del Silp Cgil, che invocava "una reale sperimentazione del Taser, con un serio dibattito sull’argomento, "nulla del genere ha ancora visto la luce" in attesa di un doveroso specifico parere da parte del ministero della sanità. Per tale motivo, non solo non sono state mai messe a disposizione tali "armi al personale e, neppure, si è dato mai avvio alle procedure concernenti il loro acquisto".

"Facciamo quindi nuovamente presente, qualora ve ne fosse bisogno, conclude Tissone, che nessun dispositivo di coercizione di tipo elettrico ne' sostanze quali il capsicum sia oggi nella disponibilità di quel personale che opera presso i nostri centri di accoglienza, questo al fine di fornire una informazione dettagliata e corretta quanto per non ingenerare ulteriore confusione su un tema così delicato e complesso".