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Le prime reazioni della Cgil al blitz notturno del governo sul Ddl stabilità. "E' un timido segnale, vedremo concretamente che incidenza avrà l'insieme delle scelte della manovra del governo sul reddito da lavoro e da pensioni. E' evidente che se c'è un abbassamento dell'Irpef si dimostra che è possibile farlo; bisogna capire la qualità e la quantità dei provvedimenti, se danno dei benefici effettivi o se invece tra il prendere da una parte e togliere dall'altra non siamo di fronte a una contraddizione che non risolve i grandi problemi che abbiamo". E' quanto ha detto il segretario confederale del sindacato, Vincenzo Scudiere, ospite a "L'economia prima di tutto" su Radio1 Rai.
Alla domanda se una apertura simile del governo sul fronte delle tasse sul lavoro allontani la prospettiva di uno sciopero generale da parte della Cgil, Scudiere risponde: "Vedremo, vedremo come il governo come intenderà andare avanti. Sicuramente questo modo di fare che non si capisce negli incontri cosa si intende decidere e poi ci sono gli 'scoop notturni' non e' un modo che da' tranquillità dal punto di vista delle relazioni".
I 100 milioni di euro stanziati dal governo per gli esodati, comunque, "non bastano; bisogna mettere all'ordine del giorno il fatto che tutte le persone coinvolte devono avere la stessa risposta". Ha detto Scudiere. Il fondo deciso nella legge di stabilità "e' uno strumento ma ora - aggiunge il sindacalista - è necessario che non ci sia una contraddizione tra quello che fa il governo e quello che dice la Ragioneria dello Stato sulla copertura finanziaria. Bisogna trovare una soluzione per tutti gli esodati", conclude Scudiere.
Sui tagli agli statali, Scudiere aggiunge che "il blocco dei contratti e della vacanza contrattuale non ci convince assolutamente. I contratti nazionali vanno in qualche modo rinnovati ed adattati alla nuova situazione perche' possono essere uno strumento regolatore dell'efficienza della produttivita' e sarebbe utile che il governo ripensasse a questa posizione".
Infine, sulla detassazione del salario legato alla produttività e sull'accordo tra le parti sociali su questo tema il segretario confederale della Cgil sottolinea: "Noi pensiamo che gli accordi si fanno quando si risponde anche alle esigenze delle organizzazioni sindacali, e' evidente che se il governo mette in campo delle risorse un segnale c'e'. E' altrettanto evidente che bisogna capire su quali basi poter fare quell'accordo. Abbiamo alle spalle l'accordo del 28 giugno, partiamo da quello in base alle cose che abbiamo gia deciso". "Pensiamo pero' -conclude Scudiere- che sia importantissimo partire dalla rappresentativita' e dalla certificazione della rappresentanza sindacale perche' in questo quadro anche noi diamo un segnale di mettere in trasparenza la nostra situazione".