La spending review ha ridotto da 1.886 a 375 i posti da assegnare nel concorso per il reclutamento di giovani carabinieri. I restanti 1.511 si son visti "sbattere la porta in faccia", ritrovandosi classificati come "idonei non prescelti", per di più senza alcuna garanzia di blocco della graduatoria o di assunzione a scaglioni. 

"Una vera e propria beffa. Discutibile dal punto di vista umano ancora prima che da quello legale", dichiara Rosario Trefiletti di Federconsumatori che annuncia interventi legali. "Presenteremo un apposito ricorso collettivo al Tar Lazio per l'annullamento dei decreti che hanno ridotto i posti dopo lo svolgimento del concorso stesso".