Alla vigilia dell’incontro al Ministero dello sviluppo economico per la verifica del contratto di programma che riguarda Stmicroelectronics, Micron e 3Sun, la Cgil Sicilia, con il segretario confederale Ferruccio Donato, ha scritto al presidente della Regione e all’assessore alle attività produttive per chiedere che “il governo siciliano faccia di tutto nei prossimi 90 giorni, anche in termini di alleanze, perché le risorse stanziate dall’Ue a supporto della microelettronica vengano utilizzate per il rilancio del settore in Sicilia, a partire dallo stabilimento a 12 pollici. Chiediamo dunque al governo regionale- dice Donato- di essere presente all’incontro di domani per cercare di invertire una rotta che vede negli ultimi anni penalizzato un comparto suscettibile invece di grande sviluppo”.

Nella nota al governo la Cgil ripercorre le tappe che hanno condotto dal fallimento del cosiddetto progetto M6 di Stm a una serie di scorpori di attività e rami d’azienda verso Micron e 3Sun, con conseguente spostamenti di lavoratori. “Oggi- rileva Donato- assistiamo a una progressiva diminuzione del ramo ricerca della Stm che non sta compiendo in generale per il sito siciliano scelte di prospettiva, come dimostra il fatto che sulla linea pilota a 12 pollici l’azienda sta puntando su altri stabilimenti. A questo si aggiungono i licenziamenti annunciati da Micron – prosegue- e il fatto che neanche la 3Sun navighi in buone acque, schiacciata nella competizione globale dal mancato avvio delle produzioni con tecnologia a tripla giunzione”.

Secondo la Cgil “la nostra regione deve adesso fare tesoro dell’impegno speso dall’Ue per recuperare il terreno perso nei confronti dell’Asia rilanciando il settore attraverso il raddoppio delle produzioni europee che a fine 2013 dovrebbero arrivare al 20% della produzione mondiale. In questo contesto- conclude Donato- la Regione siciliana deve giocare tutto il suo ruolo per impedire il declino dei siti siciliani, sfruttando anzi le opportunità di rilancio sul tappeto”.