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Salta il negoziato per la cessione della Shelbox di Castelfiorentino. A un passo dall'accordo con il gruppo di imprenditori pronto a rilanciare la produzione di casette prefabbricate, ieri (9 settembrte) si è registrata l'improvvisa retromarcia: per tutti i dipendenti fine delle speranze e apertura delle procedure di mobilità.
"Questo gruppo di imprenditori - commenta ai microfoni di RadioArticolo1 Daniele Calosi, segretario della Fiom provinciale - voleva rilevare Shelbox purché enti pubblici come la Regione Toscana mettessero dei soldi. Non gli bastava avere l'uso gratuito dell'area per circa sei mesi e avere diritto agli ammortizzatori sociali. Voleva anche, qualora la cassa integrazione straordinaria non fosse stata approvata, che i costi della stessa dovessero essere pagati dai lavoratori".