Insieme agli auguri di Natale arriva anche la lettera di licenziamento. È successo alla Belfiore S.a.s. delle Sieci (Pontassieve), proprio il 24 dicembre, quando i sette dipendenti, durante il tradizionale scambio di auguri in vista della chiusura per le festività, si sono visti consegnare assieme al pacco natalizio la lettera di licenziamento con decorrenza 29 dicembre per cessazione di attività. Lo rende noto la Fiom di Firenze, in un comunicato.

“Avevamo incontrato la proprietà un paio di settimane fa per discutere delle prospettive future - spiega Iuri Campofiloni, delle tute blu della Cgil -, ci avevano assicurato l'impegno a proseguire l'attività, tanto che i dipendenti stavano lavorando alla campionatura per il 2017".

La Belfiore è una fabbrica storica di argenteria e oreficeria, fondata a Firenze nel 1948, successivamente trasferita alle Sieci. Da allora, grazie alla professionalità delle sue maestranze, ha iniziato a realizzare prima articoli decorativi e poi accessori moda anche per marchi prestigiosi, che oggi esporta in tutto il mondo.

“Stupisce anche – prosegue Campofiloni – che l'attività negli ultimi anni non ha accusato particolari difficoltà se non quelle riconducibili alla crisi del settore orafo argentiero, non ha attivato alcun ammortizzatore ed è stata puntuale col pagamento degli stipendi. Come Fiom ci siamo attivati da subito: ieri abbiamo riunito i lavoratori in assemblea presso la Camera del lavoro di Pontassieve, data l'impossibile accesso ai locali aziendali. Insieme abbiamo deciso di informare l'amministrazione comunale per sollecitare l'intervento delle istituzioni e domani alle 13.00 incontreremo il sindaco di Monica Marini, che si è prontamente resa disponibile".

Il comportamento tenuto dall'azienda, secondo il sindacato dei metalmeccanici, "è inaccettabile e profondamente scorretto". Dopo tutto il mese di dicembre passato a lavorare per rispettare le consegne, infatti, la proprietà ha inviato agli addetti la lettera di licenziamento. "Lo ha fatto con la stessa leggerezza con cui ha consegnato loro panettone e spumante - conclude la Fiom -. Con stupore, sdegno e rabbia denunciamo questi modi, lesivi della dignità umana e faremo tutto il possibile per tutelare i lavoratori e le loro famiglie”.