La Fiom Cgil sarà in piazza a Roma, come in altre città italiane, domani (venerdì 9 ottobre) alle 9.30 per lo sciopero generale di 8 ore dei metalmeccanici, con un corteo da piazzale Flaminio alla sede Rai in viale Mazzini. Obiettivi del sindacato, “impedire un accordo separato che produce divisioni, bloccare i licenziamenti, estendere gli ammortizzatori sociali e ottenere adeguati aumenti salariali”. Sarà anche chiesto un incontro con i vertici Rai per avere risposte circa il deficit di informazione sul tema del lavoro.

A spiegare i motivi della mobilitazione,
cui parteciperanno delegazioni operaie di Umbria, Abruzzo, Marche e Sardegna, insieme a studenti e precari della scuola, sono stati stamani il segretario generale Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, e quello di Fiom Cgil Roma e Lazio, Canio Calitri. “Lo sciopero e il corteo - ha spiegato il segretario Fiom - sono anche un appello a Fim e Uilm per interrompere le loro trattative e discutere insieme a noi la piattaforma da far scegliere ai lavoratori”.

“Ma sono anche organizzati - ha detto Di Berardino - per rivendicare risposte reali contro la crisi. L’assenza di queste risposte, che ad alcuni fa comodo per indebolire il sindacato, costringe già oggi molti lavoratori, con le loro famiglie, a situazioni di disperazione autentica”.