Venerdì, 14 giugno 2013, anche i lavoratori dello stabilimento di Sasso Morelli della BERCO (ThyssenKrupp) aderiscono allo sciopero di 8 ore del Gruppo e partecipano alla manifestazione prevista a Copparo. Le organizzazioni sindacali e la RSU chiedono il ritiro delle procedure di licenziamento negli stabilimenti italiani, di cui 11 per lo stabilimento di Sasso Morelli che attualmente occupa 33 dipendenti, e la presentazione di un concreto e verificabile piano sulle strategie industriali e di mercato che dia prospettive e salvaguardi gli stabilimenti e l’occupazione. «E' chiaro che questi 11 licenziamenti a Sasso Morelli mettono a rischio l'occupazione e l'esistenza stessa di tutto lo stabilimento con il pericolo di veder cessate tutte le attività nel territorio con un'evidente perdita di ulteriori posti di lavoro, professionalità e competenze nel settore meccanico - commenta Stefano Pedini, segretario della Fiom di Imola – Infatti, secondo i piani aziendali si intendono ridurre significativamente le attività svolte nello stabilimento di Sasso Morelli e di conseguenza un passo verso la chiusura. Venerdì saremo con i lavoratori imolesi a Copparo per ribadire la contrarietà alle scelte aziendali e che, seppur lo stabilimento più piccolo, Sasso Morelli rimane fortemente e unicamente specializzato e non trasferibile. Inoltre rimane inaccettabile licenziare quando si hanno ancora a disposizione, come nel caso del nostro stabilimento, tutti gli ammortizzatori sociali a partire dalla cassa integrazione ordinaria che si sta attualmente utilizzando».