“Bene che l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato abbia confermato l’impegno preso in Conferenza Stato-Regioni rispetto al rinnovo di contratto della sanità privata. Ora però bisogna accelerare perché i 25 mila lavoratori del Lazio, e i 300 mila di tutta Italia, non possono davvero attendere oltre”. Così in una nota Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini (segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio, Uil Fpl Roma e Lazio) in seguito all’atteso incontro tra sindacati e Regione.

“Ci è stato assicurato che la Regione Lazio garantirà il finanziamento del 50% del costo del rinnovo contrattuale, come previsto e dal percorso fatto finora anche con il ministero e la Conferenza Stato Regioni", spiegano i segretari regionali di categoria: "È un fatto positivo, ma noi abbiamo chiesto anche che presidente e assessore facciano tutte le necessarie pressioni affinché la trattativa riprenda immediatamente. Lo stallo dopo la rottura del tavolo non è né accettabile, né sostenibile: stiamo parlando di un’attesa lunga 13 anni”, proseguono Cenciarelli, Chierchia e Bernardini. “E le istituzioni responsabili del sistema sanitario regionale devono fare di tutto per mettere al sicuro il futuro dei lavoratori e le sorti dei servizi alla salute”.

“La nostra mobilitazione nei confronti delle parti datoriali – concludono i sindacalisti – proseguirà fino a quando non sarà riaperto il tavolo nazionale di trattativa: “Vogliamo arrivare finalmente a questo rinnovo di contratto che significa retribuzioni, diritti, regole, servizi ai cittadini”.