Due operai edili questa mattina a Roma sono rimasti vittima di un gravissimo infortunio sul lavoro: "L’ennesimo che siamo costretti a registrare dall’inizio dell’anno”, commenta il Segretario della Fillea Cgil di Roma e Lazio Mario Guerci. I due operai, secondo le prime ricostruzioni, stavano lavorando in altezza, sopraelevati su una gru, impegnati nella ristrutturazione della facciata di una palazzina in Via Collalto Sabino, quando la struttura della gru avrebbe ceduto ribaltandosi e provocando un impatto violentissimo.

Mentre scriviamo questa nota i due operai sono ricoverati entrambi in ospedale con codice rosso, uno al Pertini e l’altro all’Umberto I, con diagnosi che al momento ignoriamo. "Il nostro primo pensiero, ovviamente, va in questo momento alle famiglie dei due lavoratori coinvolti, alle quali vogliamo esprimere la nostra sincera vicinanza - continua il segretario della Fillea - Subito dopo, però, il nostro pensiero va alle istituzioni, prime fra tutte il Comune di Roma e la Regione Lazio. Vogliamo infatti fin dall’inizio superare la logica della distinzione e a volte contrapposizione fra appalti privati e appalti pubblici. Sia per gli uni che per gli altri il tema della sicurezza sul lavoro deve tornare un tema centrale nel dibattito politico della nostra città e della nostra regione. Ad ognuno va restituito il proprio ruolo. Al sindacato spetta porre domande e proporre soluzioni. Alle istituzioni spetta dare risposte. E’ inaccettabile che, invece, dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio arrivino solo note di cordoglio e retoriche manifestazioni di solidarietà”.

“Ancora oggi continuiamo a chiedere, come facciamo da tempo in tutte le occasioni possibili, una nuova Legge regionale sugli appalti e la cancellazione delle gare al massimo ribasso – conclude Mario Guerci- chi continuerà a tacere le risposte dovrà assumersi la responsabilità del suo silenzio!”