Si è svolta questa mattina (27 aprile) a Genova l’annunciata manifestazione dei lavoratori edili degli appalti autostrade. Alla protesta hanno partecipato delegazioni provenienti dalle aziende liguri (Spea, Pavimental e Abc), nonchè delegazioni provenienti da Lombardia, Piemonte e Reggio Emilia. Lo riferiscono i sindacati di categoria della città.

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Appalti, una giungla da regolare

A seguito della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del nuovo Codice degli appalti, i sindacati delle costruzioni Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil,"considerata la richiesta presentata al governo di modificare la parte riguardante i lavori in house del nuovo Codice degli Appalti che a causa della prospettata riduzione degli affidamenti diretti alle concessionarie autostradali sta già producendo importanti ricadute occupazionali, riscontrano il mancato rispetto degli accordi in materia sottoscritti con il governo in sede di ministero delle Infrastrutture in data 24 marzo".

La norma infatti prevede di poter affidare in house lavori, servizi e forniture nella misura massima del 20 per cento dei contratti: si tratta di una falsa liberalizzazione di mercato mascherata dalla necessità di garantire la concorrenza ma che a tutti gli effetti raggiunge l’unico obiettivo di precarizzare i rapporti di lavoro e di abbassare il livello di qualificazione del settore.

Il corteo di questa mattina è arrivato sino alla Prefettura dove una delegazione ha chiesto ed ottenuto un incontro per rappresentare le ragioni dello sciopero. I sindacati hanno dichiarato che, "in mancanza di risposte concrete sui temi posti, quella di oggi sarà solo la prima manifestazione di una lunga mobilitazione".