“I dati di oggi disegnano un quadro generale in cui alla positiva ripresa dei contratti a tempo indeterminato si accompagna ancora una rilevante quantità di lavoro povero e instabile”. Lo dichiara la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti commentando le rilevazioni degli Osservatorio Inps su precariato e cassa integrazione.

“Da tre mesi – sottolinea la dirigente sindacale – la cassa integrazione si mantiene sopra i 21 milioni di ore, nonostante quella in deroga si sia ridotta di oltre il 90 per cento rispetto a marzo 2017. Ciò significa che cassa ordinaria e straordinaria continuano ad essere strumenti necessari, da incrementare per affrontare i tanti processi di riorganizzazione e di ristrutturazione delle aziende. “Il dato relativo all’utilizzo della cig, al quale andrebbe aggiunto quello delle richieste di prestazione ai fondi di solidarietà, potrebbe peggiorare a fronte dell'approssimarsi, per molte situazioni di crisi, dell’esaurirsi dei tempi di massima di fruizione”.

Per la segretaria confederale “preoccupa, infine, la ripresa della disoccupazione che, rispetto a febbraio di un anno fa, aumenta del 2,3%” È un dato – spiega – che va letto assieme all’aumento dei rapporti di lavoro frammentati e discontinui, fortemente precari, così come emerge dai valori presentati sulle attivazioni che segnano un aumento dei tempi determinati del 15,1%, dei rapporti di somministrazione del 26,5%, e dell’ 85,3% dei rapporti di tipo intermittente rispetto al bimestre del 2017. È indispensabile – conclude Scacchetti – creare le condizioni, attraverso la ripresa degli investimenti pubblici e privati, per una crescita dell’occupazione di qualità, questo deve essere il primo obiettivo per istituzioni e parti sociali. Solo così la ripresa potrà essere sostenuta”.